Lo spaccio di stupefacenti a Castellammare di Stabia dato in gestione ai minorenni. È quanto avrebbero deciso i vertici del cosiddetto “terzo sistema stabiese”, attivo al rione Moscarella, dopo gli arresti eccellenti che hanno sgominato la cosca. Una ipotesi, quella di affidare ai più giovani l’attività di spaccio, che avrebbe avuto già le prime conferme da parte delle forze dell’ordine. Non a caso, proprio nel cuore del rione Moscarella, un 16enne è stato denunciato a piede libero in quanto trovato in possesso di 20 dosi di marijuana pronte per essere vendute ad acquirenti del posto.
Castellammare, lo spaccio di droga del “Terzo Sistema” in gestione ai minorenni
E così si fa sempre più strada l’ipotesi di un coinvolgimento diretto di giovanissimi del quartiere nell’attività illecita di spaccio di stupefacenti. Una vera e propria emergenza secondo le forze dell’ordine, che già da mesi stanno cercando di ricostruire il business alimentato dai baby – pusher che diventano sempre più determinanti all’interno dei clan, soprattutto quando si registrano arresti. Sarebbero diversi così, a Moscarella così come in altri quartieri cittadini ad alta densità criminale, i 15enni e 16enni che già si occupano di custodire, confezionare e vendere la droga.
Il tutto, in cambio di promesse di guadagni facili e di una carriera nell’ambito delle organizzazioni malavitose del territorio. Per gli inquirenti i vertici avevano creato un nuovo gruppo criminale, appunto il “terzo sistema stabiese”, per gestire in autonomia la piazza di spaccio del rione Moscarella. I capi e i gregari sono finiti in manette e condannati.
Diverse figure di spessore della camorra stabiese
Il “sistema” di Moscarella poteva contare su un arsenale da 15 pistole e 2 kalashnikov sequestrati nel corso delle indagini condotte dai carabinieri di Castellammare e coordinate prima dalla Procura di Torre Annunziata e, in un secondo momento, dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Il clan di Moscarella aveva radunato anche diverse figure di spessore della camorra stabiese.
Ma dopo il blitz dei carabinieri, che portò in carcere 12 persone, la strategia sarebbe cambiata. E così la cosca avrebbe deciso di investire sui baby – pusher, affidandogli la piazza di spaccio del quartiere. Uno scenario inquietante, che ha spinto le forze dell’ordine ad intensificare le attività d’indagine su quest’area della città stabiese.
(Foto di Michael Moriarty da Pixabay)