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A seguito dei fatti dello scorso 29 agosto, quando una coppia di ragazzi omosessuali era stata spettatrice di uno spiacevole episodio di omofobia nel Parco Archeologico di Pompei, una delegazione dell’associazione Lgbt+, Pride Vesuvio Rainbow, ha incontrato il direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel.

Caso di omofobia agli Scavi di Pompei: il direttore incontra il Pride Vesuvio Rainbow

Il direttore ha da subito precisato che è inaccettabile e ingiustificabile quanto accaduto e che, a seguito di verifiche congiunte con i carabinieri, è stato appurato che la persona protagonista delle volgari espressioni omofobe e discriminatorie non era un dipendente del Parco, ma una visita guidata autorizzata dalla Regione Campania. A carico della guida, prontamente individuata dopo la nostra segnalazione, saranno avviate pertanto tutti possibili percorsi sanzionatori previsti dalla legge e dai regolamenti.

Un Codice etico per le Guide turistiche

“Siamo felici e soddisfatti – hanno fatto sapere dall’associazione – dal lungo e costruttivo confronto con il direttore, felici e soddisfatti della pronta reazione della Direzione, delle Istituzioni, ma anche delle forze dell’ordine. Ci auguriamo che la Regione Campania possa far proprio un Codice Etico per le Guide turistiche, così come già presente per i lavoratori e le lavoratrici del Parco, contro ogni forma di odio, di pregiudizio e di discriminazione”.

Il direttore infine, omaggiando l’associazione di alcune copie dell’edizione illustrata del catalogo della mostra “Arte e sensualità nelle case di Pompei” (dal 22 aprile 2022 al 13 gennaio 2023), ha dato la piena disponibilità per costruire insieme una visita, con un percorso dedicato, all’antica Città di Pompei e ha rinnovato la piena volontà nel realizzare future collaborazioni con il Parco, luogo di cultura, arte e di accoglienza.

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