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La Cavese medita sui suoi limiti, mentre parte l’iniziativa solidale per gli alluvionati

L’inaspettato e deludente stop interno degli aquilotti ha fatto scattare l’allarme nell’ambiente metelliano. La squadra di Troise, chiamata a guadagnarsi la fiducia dei tifosi, stava pian piano deludendo le aspettative con le sue interpretazioni senza una mole di gioco, senza cattiveria, senza voglia di vincere, il tutto con una evidente condizione fisica precaria.

A partire dalla gara di Coppa Italia col Nola, però, i successi arrivavano comunque e le note stonate sono state in qualche modo insabbiate ma sono prontamente uscite a galla nella sconfitta contro il Barletta. Da domenica scorsa, infatti, ci si chiede risposta ai tanti punti interrogativi a cominciare dalla inspiegabile ed, a questo punto, preoccupante condizione fisica di coloro che sulla carta rappresentano un lusso per la categoria.

In primo luogo il possente centrocampista Aliperta, colui che fino a 4 mesi fa deliziava tutti con le sue giocate d’alta classe e con le sue invenzioni che molto spesso si trasformavano in gol, oggi appare molto appesantito e privo di idee. Stesso discorso per l’attaccante Banegas e per la punta centrale Foggia i quali sono molto lenti e prevedibili, una vera comodità per gli avversari di turno. In merito a ciò, la piazza pone anche una domanda al preparatore atletico in quanto non è escluso qualche errore commesso nel piano di preparazione.

Il tecnico Troise, dal canto suo, dopo un intero ritiro precampionato, dopo alcune amichevoli e dopo questo step iniziale di campionato, sembra che non abbia trovato l’undici adatto a fronteggiare questo campionato. Lomasto e Fissore coprono la zona centrale della difesa ma entrambi, a causa dello sfortunato Altobello fuori uso per l’infortunio al ginocchio destro, non hanno alternative. Sulla parte destra della difesa, inizialmente era Rossi il favorito ma poi è stato scelto Anzano il quale comunque non ha raggiunto la sufficienza, soprattutto dal punto di vista offensivo. Il portiere Colombo e il terzino sinistro Maffei, al momento, sono gli unici che nel reparto difensivo riescono a convincere. A centrocampo si è in attesa di conoscere la situazione dell’esperto D’Angelo, l’infortunato cronico dello scorso anno che quest’anno, però, non si sa se è fuori ancora per questo motivo oppure per scelta tecnica.

In attesa di vedere l’Aliperta dello scorso anno appaiono più che spaesati sia Gaeta e sia Salandria eccezion fatta per il giovane Bezzon. Il reparto più opaco sembra proprio l’attacco, con un Foggia molto appesantito che non riesce a pungere nemmeno sfruttando la sua altezza ma anche lasciato troppo spesso da solo per via degli esterni Banegas e Gagliardi che non riescono quasi mai a metterlo in condizione di puntare alla porta.

In generale, comunque, quello che tutti hanno notato, è che nessun calciatore con palla a terra prova a scavalcare l’avversario di turno: una pecca che crea sempre inferiorità numerica nella zona nevralgica del campo e che fa spegnere sul nascere le azioni in contropiede.

È soltanto la terza giornata di campionato, è ovvio che c’è tutto il tempo per recuperare fiducia, ma la Serie D ci ha insegnato che se si punta al salto di categoria i punti possono non bastare mai e questo la piazza metelliana lo sa molto bene in quanto scottata ancora dalla mancata promozione in C nonostante i suoi 77 punti. La squadra, in ogni caso, deve far tesoro della sconfitta contro il Barletta, analizzare gli errori commessi e riprendere subito confidenza con la vittoria a cominciare dalla trasferta di Pozzuoli di Mercoledì 28 Settembre. La gara, inizialmente prevista per domenica 25 come da calendario, è stata posticipata per la concomitanza delle elezioni elettorali.

Non sono mancate le polemiche anche in merito al comunicato del giudice sportivo di Serie D, dove, nonostante le evidenti e ripetute accensioni di bombe carta dei tifosi del Barletta al Simonetta Lamberti, il club pugliese non ha ricevuto nessuna ammenda.

Il popolo biancoblù, sempre prontamente penalizzato quando invece ne è protagonista, ha rivendicato l’adozione di “due pesi due misure”. Contemporaneamente, è stato anche rigettato il ricorso del Team Altamura sulla gara della prima giornata contro la Cavese.

Il tifo organizzato, si è reso protagonista in settimana di una lodevole iniziativa di raccolta fondi e di beni di prima necessità a beneficio delle famiglie colpite dalla recente alluvione nelle Marche: in questi giorni (ancora in corso), gli stessi ricevono nello spazio antistante dello stadio Simonetta Lamberti (lato tribuna) chiunque voglia aderire a tale iniziativa.

Andrea Siani

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