Domani, sabato 24 settembre, GiraOplonti a Torre Annunziata
“Domani, sabato 24 Settembre per tutto il giorno a Torre Annunziata sarà GiraOplonti – La Cultura non si deposita con itinerario nella storia, nell’arte, nella bellezza. Alle ore 9 tutti i visitatori partiranno da piazza Giovanni XXIII. Vedremo tutti i siti culturali del centro storico della città. Sarà la cultura ad andare dal cittadino. Alle ore 11, al Museo dell’Identità, inizierà “Vinalia rustica” che era una festa dell’Antica Roma. E non mancherà la visita al Museo dell’Identità. Presso la rampa del Porto sarà possibile gustare il vino. Ci sarà una grande novità: offriremo ai partecipanti la Cassata Oplontina che è raffigurata in uno degli affreschi più famosi, importanti, della Villa di Poppea. Siamo riusciti a ritrovare la ricetta e dunque sabato 24 la si potrà gustare. L’appuntamento con la Cassata Oplontina sarà alle ore 18 in Via Sepolcri dove apriremo anche gli itinerari dedicati alla tutela del territorio, ai ritratti, alle letture, alla musica popolare con la tammorra. E ancora, alle ore 18, con la ProLoco avremo l’opportunità di vedere un documentario con ricostruzione dell’eruzione del 79 d.C. ed infine dalle ore 20 gli itinerari di visita alla villa romana di Poppea con “Omaggio alla natura”. Dunque Associazioni culturali e scuole, ma anche cittadini e turisti ribadiranno un messaggio chiaro: la cultura non si deposita”. Lo ha annunciato Mirella Azzurro, Presidente Archeoclub D’Italia di Torre Annunziata, in Campania.
La cultura non si deposita. No alla chiusura del Museo dell’Identità! Un Museo nel cuore della città!
“Nelle ultime visite serali, di qualche giorno fa, abbiamo registrato una partecipazione massiccia. E’ la dimostrazione che quando c’è promozione la gente risponde. Dunque ha senso tenere il Museo dell’Identità al centro della città, perché in questo modo dimostriamo che la cultura può e deve andare dal cittadino creando una sensibilità diversa. Siamo preoccupati perché i reperti che magari non potranno essere esposti potrebbero rischiare di andare in deposito e così non essere più visti dagli studenti, dai turisti. In questo museo ci sono sculture importanti.
Come ha recentemente detto il direttore del Parco archeologico di Pompei solo alcuni reperti potrebbero essere esposti nella villa di Poppea. E gli altri? Finirebbero in deposito? Inoltre se a palazzo Criscuolo ritornassero gli uffici comunali si perderebbe un messaggio chiaro: la cultura nella città, la cultura che va verso il cittadino e non il cittadino che va verso la cultura. Dal Comune non sembrerebbero esserci rassicurazioni al riguardo, anzi queste sale che oggi sono Museo, ospiterebbero degli Uffici Comunali. Avere anche un Museo dell’Identità, un Polo Culturale, ben visibile, nel cuore della città, nel cuore di Torre Annunziata è ben diverso dal non averlo. I musei rappresentano la palestra della mente e andrebbero aperti non chiusi!”.
Il meraviglioso Museo dell’Identità, situato in splendide sale di Palazzo Criscuolo risalente al 1860, a Torre Annunziata, era stato riaperto nel maggio del 2021 ed inaugurato nel 2016. Ora rischia la chiusura definitiva, anzi l’ultimo giorno di apertura sembrerebbe essere il 31 dicembre.
Opere d’arte e pezzi unici
“E’ un museo di rilievo che conserva in esposizione alcuni dei più importanti reperti archeologici rinvenuti all’interno della Villa di Poppea. Dunque il rischio di una chiusura c’è – ha continuato Azzurro – con sale che potrebbero diventare depositi e potrebbe eventualmente sfumare anche l’obiettivo di realizzare il Polo Culturale proprio nel cuore di Torre Annunziata. Dinanzi a questo rischio Archeoclub D’Italia, sede di Torre Annunziata dice che la cultura non si deposita. Il nostro appello è tutto rivolto al Comune, nell’auspicio che si possa rilanciare in partnership con lo stesso Parco Archeologico, l’idea di un grande Polo Culturale a Torre Annunziata. Il Museo dell’Identità chiude l’itinerario di visita che il turista compie partendo proprio dalla Villa di Poppea ed è situato presso Palazzo Criscuolo in Corso Vittorio Emanuele III, un Palazzo del XIX secolo. Al Museo dell’Identità è esposto ad esempio l’Efebo!
Il Museo espone i reperti più significativi delle ville oplontine. Visitare il Museo dell’Identità significa completare il circuito che inizia con la Villa di Poppea. Ma il Museo fornisce informazioni importanti anche sulla Villa di Crassio ancora non aperta al pubblico. La prima sala è dedicata proprio alla villa di Crassio, azienda commerciale appartenuta a L. Crassius Tertius, della quale sono esposte tre anfore con base a punta, utilizzate per il trasporto di vino, olio e cereali, balsamari per unguenti e profumi e alcuni degli Ori ritrovati accanto agli scheletri delle vittime dell’eruzione del 79 d.C. Si tratta di gioielli di eccellente fattura risalenti al I sec.d.C., per lo più realizzati in oro : bracciali e anelli con gemme preziose incastonate spesso a forma di serpente, collane corte , in oro o in oro e smeraldi, collane lunghe, del tipo a bandoliera, orecchini a spicchio di sfera o in oro e madreperla. Le tre sale successive consentono di ammirare le sculture in marmo provenienti dalla villa A, per lo più copie romane di originali greci del periodo classico o ellenistico: l’Efebo nudo con mantello, la Vittoria alata, rappresentata nell’atto di scendere in volo, il cratere neoattico, sul cui corpo è raffigurata una danza di guerrieri nudi, il gruppo del Satiro ed Ermafrodito, ora esposti a Pompei, il Fanciullo che strozza l’oca, due dei quattro centauri rinvenuti, un maschio, che regge un cratere, e una femmina, con cerbiatto catturato sulla spalla, sempre in esposizione a Pompei. Da notare che i centauri di sesso femminile rappresentano una rarità nel mondo romano dal punto di vista iconografico. La quinta sala espone oggetti relativi all’instrumentum domesticum e lucerne bilicni e monolicni”.
L’appello dell’Archeoclub d’Italia
E c’è l’appello netto di Archeoclub d’Italia Nazionale con la scesa in campo del Presidente Rosario Santanastasio: “Pieno sostegno e appoggio da parte di Archeoclub D’Italia nazionale che si farà promotrice di un’interpellanza nel merito al Ministro ai Beni Culturali, anche al nuovo Ministro”.