Questa volta a interrompere una spirale di volenza domestica è stata una telefonata anonima. Accade a Caivano dove i carabinieri così hanno potuto intervenite in una abitazione e arrestare un uomo di 40 anni.

La segnalazione era stata netta: “La sta ammazzando di botte“. E i militari dell’Arma della gazzella inviata a quell’indirizzo hanno sentito le urla provenire dal terzo piano dell’edificio riuscendo a bloccare l’aggressore, già noto alle forze dell’ordine.

Nell’appartamento a Caivano c’è la moglie dell’arrestato, sua coetanea, e la loro piccola figlia. A terra con lei anche le prove del fatto che l’uomo l’ha colpita con uno smartphone, prima al volto e poi alla testa fino a distruggerlo, davanti alla piccola.

L’uomo deve rispondere di minacce, lesione personale e maltrattamenti. La moglie, che se la caverà con 5 giorni di riposo medico, lo ha denunciato.

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