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“Forse una nota ha scatenato l’ira omicida”. Si sentiva minacciato il prof ucciso a Melito

melito confessato

Una comunità sotto choc alla notizia della tragica fine del professor  Marcello Toscano di 64 anni, ritrovato ormai senza vita dal figlio dietro un cespuglio, all’interno del perimetro della scuola media “Marino Guarano” . Il giovane non avendo più notizie del padre si era messo alla sua ricerca giungendo infine alla scuola e rinvenendone il corpo. Subito dopo, l’arrivo dei Carabinieri.

Dall’esame esterno del corpo, la morte appare riconducibile a un’aggressione con arma bianca, un coltello o comunque uno strumento con lame. I militari dell’Arma hanno acquisito immagini dalle telecamere di videosorveglianza presenti in zona e stanno ricostruendo, anche ascoltando parenti, amici e colleghi di Toscano, le ultime ore di vita dell’uomo.

Tra le ipotesi circolate si è parlato anche di una nota messa dal prof che avrebbe scatenato l’ira di qualche ragazzo o qualche genitore. Sembra che Marcello Toscano a mezzogiorno abbia chiesto a un suo collega di insegnargli a mandare la posizione tramite WhatsApp. Forse si sentiva in pericolo.

Marcello Curzio, cugino del professore vittima di un vile agguato ha avuto parole durissime commentando l’efferato episodio: “L’hanno ammazzato come un cane… cronache da Melito, dove si muore senza un perché e tra l’indifferenza generale“.

Poi il familiare ha parlato di Marcello Toscano come di “una persona normalissima, un padre di famiglia prossimo alla pensione. Sognava di trovare un casolare del Cilento per passare la pensione ed il suo sogno è morto un martedì di fine settembre. Questa questione – ha concluso – deve accendere i riflettori sul quadrante di Napoli”.

Giallo a Melito: insegnante ed ex consigliere ucciso a coltellate nel cortile della scuola

Accoltellato in classe durante la lezione. Choc nella scuola media di Melito

 

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