Con un comunicato stampa anche il Presidio di Libera Torre Annunziata con il suo referente, don Ciro Cozzolino, è intervenuto dopo l’annuncio dei 24 incandidabili, che andranno a giudizio il prossimo 8 novembre. Una esortazione a tutta la città per una svolta di legalità e per una politica diversa, nuova, che possa essere garanzia di legalità e democrazia contro la camorra e la corruzione.
“Il rinvio a giudizio per incandidabilità avviato dal Tribunale a carico di 26 ex amministratori di Torre Annunziata, tra consiglieri comunali, assessori e il sindaco Ascione, a seguito del provvedimento di scioglimento del Consiglio Comunale adottato dal Ministero dell’Interno per infiltrazioni camorristiche nell’attività amministrati, ci induce a fare alcune riflessioni.
Lo scorso anno, in occasione dell’anniversario della “Strage di S. Alessandro”, “Libera” divulgò un severo “Appello alla città in agonia“, in cui individuammo nella “malapolitica” la morsa mortale del tessuto sociale cittadino, a cui seguì un convegno sul “voto di scambio” per sottolineare che in politica la scelta etica è garanzia di legalità e democrazia e che nei fatti si dimostra l’unico antidoto contro la camorra e la corruzione.
Riscontriamo che a Torre Annunziata la società civile non sembra mostrare interesse nel riconoscere e indicare percorsi autentici di rinnovamento. Quotidianamente si evidenzia un atteggiamento, prossimo alla contiguità che diventa, di fatto, complicità compiacente, che si manifesta con il far finta di nulla o di apparire, in modo sterile e indecoroso, limitandosi, al massimo, a qualche post sui social o qualche battuta occasionale.
“Libera” ritiene che il cambiamento avverrà, realmente, a condizione che le forze sane di questa città riconoscano le loro responsabilità e si impegnino mettendoci la faccia e facendo squadra, tra persone, e associazioni che convergono sulla buona gestione del bene comune.
E’ evidente che i aggruppamenti politici non hanno funzionato e non hanno svolto il loro ruolo di mediazione per garantire gli interessi della città e dei cittadini, prima che dei singoli interessi di parte. Auspichiamo che nei raggruppamenti politici si avviino percorsi seri e serrati di rinnovamento prendendo posizioni coraggiose e tagliando, dove bisogna potare, in modo da restituire a questa città la dignità che merita e una classe politica libera da compromessi e capace di lavorare, libera da interessi spesso criminali, per il bene comune”.
Don Ciro Cozzolino
referente di Libera