E’ allarme usura nell’area di Castellammare di Stabia, dove dall’inizio dell’estate ad oggi sono 40 le richieste d’aiuto rivolte all’associazione Exodus. E’ un coro unanime quello che si leva da Castellammare, che denuncia come la morsa della crisi economica e dell’usura si stringe sempre di più a strangolare non solo le aziende, ma anche i privati, lavoratori disoccupati e cassintegrati in gravi difficoltà economiche. Terreno fertile per la camorra locale, pronta a “sopperire” ai ritardi e alle negligenze dello Stato, mettendo gli occhi su diverse attività commerciali in difficoltà a causa del caro – vita.
Castellammare, è allarme usura per aziende, privati e disoccupati: decine di richieste d’aiuto
A Castellammare nemmeno la ripresa turistica (con numeri di presenze boom dopo i due anni segnati dall’emergenza pandemica) è riuscita a risollevare le sorti di imprenditori e famiglie. La mazzata è arrivata nelle scorse settimane, con le bollette maggiorate e i costi giunti alle stelle anche dei generi alimentari. E così, all’associazione anti – usura arriva dalla città delle terme una richiesta di aiuto ogni 48 ore. Un numero da brividi, preoccupante, considerato che si riferisce ad una città, quella appunto di Castellammare, che secondo l’Antimafia è ostaggio della camorra e in particolare del clan D’Alessandro.
Triplicate le richieste di aiuto alla Caritas, anche per i pasti e i pacchi alimentari
Dati che fanno rabbrividire, confermati anche dai vari parroci che da tempo hanno messo su una rete sociale per venire incontro ai più bisognosi. Si allarga dunque la fascia dei poveri nell’area stabiese. Soltanto a Castellammare, sono attualmente 2900 i cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza. Mentre sono triplicate le richieste di aiuto alla Caritas, anche per i pasti e i pacchi alimentari.
“Tante famiglie, molte aziende sono in difficoltà – fanno sapere i vertici dell’associazione antiusura – non riescono a rispettare le scadenze dei pagamenti. In ginocchio e in preda alla disperazione più totale, c’è chi finisce per rivolgersi alle persone sbagliate. Si inizia chiedendo un piccolo prestito, che viene concesso dagli strozzini come un favore da amico, e poi si finisce in mano a questi criminali senza scrupoli. Bisogna ricordare una cosa, importantissima: l’unica via di uscita da queste situazioni è denunciare.
“Lo Stato deve essere vicino ai cittadini in difficoltà”
Storie drammatiche – concludono – che dimostrano il tremendo impatto, prima della pandemia e poi della crisi seguita all’esplosione del conflitto in Ucraina, su un’economia già traballante. Ci auguriamo che questo allarme non venga sottovalutato da istituzioni e autorità, perché mai come in questo momento lo Stato deve essere vicino ai cittadini in difficoltà”.