Il clan Imparato di Castellammare di Stabia assume nuove leve per la catena di montaggio dello spaccio nel rione Savorito. Ma, soprattutto, si avvale della collaborazione di veri e propri chimici per raffinare la cocaina. Un po’ come Walter White alias Heisenberg, il professore protagonista della fortunata serie tv Breaking Bad (immagine in allegato).

E’ quanto emerge da un’inchiesta aperta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che accende i riflettori sulla malavita stabiese. In particolare, le attenzioni si sono concentrate sulla cosca camorristica degli Imparato, meglio conosciuti come “i paglialoni”. Che gestiscono (con il placet dei D’Alessandro) la più grande piazza di spaccio dell’area stabiese.

Castellammare, chimici e nuove leve per lo spaccio di cocaina: l’inchiesta dell’Antimafia sul rione “Savorito”

Una vera e propria holding della droga, con una struttura piramidale rinnovata e aggiornata per essere messa al passo con i tempi. E così la cosca del Savorito si sarebbe dotata, nelle ultime settimane, di alcuni chimici con il compito di raffinare la droga da inserire successivamente nelle confezioni destinate ai pusher. Ma negli ultimi tempi “i paglialoni” avrebbero assunto anche diverse nuove leve, per non fermare la catena di montaggio e garantire l’apertura h24 della centrale dello spaccio cittadina. E tra le nuove figure di cui si sarebbe dotato il clan Imparato ci sarebbe anche quella del “ragioniere”.

Le “mesate”, agli affiliati al clan ed ai familiari

Ovvero di un fedelissimo della famiglia, delegato a consegnare gli stipendi, o per meglio dire le “mesate”, ai guaglioni del clan e ai familiari dei carcerati. Un’organizzazione criminale, quella degli Imparato, che avrebbe al soldo decine di pusher, pronti h24 anche alle consegne a domicilio di cocaina, marijuana ed altre sostanze stupefacenti. Intanto il tribunale di Napoli ha condannato in primo grado alcuni presunti pusher dell’organizzazione malavitosa del Savorito. I reati risalgono al periodo compreso tra il 2007 e il 2012. E’ stato così condannato a 20 anni Vincenzo Imparato, ritenuto organizzatore della piazza di spaccio.

Dovrà scontare invece 13 anni e 4 mesi di carcere Catello Cesarano (genero del boss Salvatore Imparato, già implicato recentemente in una rissa a Sorrento). Stessa pena è stata inflitta a Pasquale D’Antuono, mentre 14 anni a testa sono stati dati a Catello e Vittorio D’Auria. I reati contestati risalgono al periodo compreso tra il 2007 e il 2012. Negli atti è contestato anche lo spaccio di circa 1,5 chilogrammi di cocaina, oltre alla detenzione di 900 dosi di droga pronte per essere vendute sulla principale piazza di spaccio di Castellammare.

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