“Mi sento solo, più faccio del bene e più vengo bullizzato“: è una parte del post di Facebook scritto da un giovane di Gragnano trasferitosi a Lucca che nelle scorse ore sul social network ha minacciato il suicidio. La storia è stata raccontata questa mattina dal quotidiano “Metropolis”. Il 30enne è stato salvato grazie al tam tam che dal web ha raggiunto la cittadina dei monti Lattari. Qui il sindaco ha segnalato il fatto ai carabinieri. La vicenda fortunatamente è finita con una lunga telefonata al giovane e con i carabinieri che hanno bussato alla porta del suo appartamento per metterlo in salvo.
Gragnano: minaccia il suicidio perché bullizzato, 30enne salvato dai carabinieri
Tutto è avvenuto in poche ore tra Lucca e Gragnano. La città della pasta, proprio in quei momenti, era in attesa della visita del Ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi ad un mese dalla scomparsa di Alessandro, il 13enne suicidatosi perché preso di mira da un gruppo di cyberbulli della sua stessa età. Immediato l’allarme non appena il post del 30enne è cominciato a girare sul web.
Una vera e propria lettera d’addio quella del giovane, ma anche una richiesta d’aiuto. Il 30enne aveva infatti pubblicato anche il proprio numero di cellulare. Probabilmente nella speranza che qualcuno riuscisse a dissuaderlo in tempo. “Sto arrivando al punto di farla finita per sempre. – aveva scritto il giovane – Martedì stacco il profilo e prima o poi arrivo a tal gesto così dopo vi ‘divertirete’ con un’altra persona”.
Il salvataggio del giovane trasferitosi a Lucca
Una volta resosi conto di quanto stava accadendo, il sindaco di Gragnano Nello D’Auria ha avvertito la locale stazione dei carabinieri. A quel punto sono immediatamente scattate le ricerche. Mentre i militari erano al telefono con il 30enne, una pattuglia di Lucca ha raggiunto l’appartamento sventando il tentativo di suicidio. Stando alle prime indiscrezioni il giovane si era allontanato da Gragnano proprio per tentare di sfuggire ai bulli che lo tormentavano.