Un Napoli per cui si fa fatica a trovare aggettivi migliori di bello, straripante, dominante, incontenibile, divertente, propositivo, spumeggiante, veloce, emozionante, coinvolgente, entusiasmante, esaltante e chi più ne ha più ne metta.
Un Napoli veramente fuori controllo questa sera alla Johan Cruijff Arena polverizza il malcapitato Ajax con un sonorissimo 1-6, in una delle partite che si prospettava fra le più difficili della stagione e che invece ha aperto la strada al Napoli ad un divertimento assoluto.
Gli azzurri comandano il girone A più che meritatamente, dove ad inseguire ora c’è il Liverpool, vittorioso contro i Rangers. Fra otto giorni il verdetto: in caso di vittoria al Maradona gli azzurri sarebbero matematicamente agli ottavi di finale.
E la partita si stava addirittura indirizzando sulla via sbagliata per i ragazzi di Spalletti, che dopo primi minuti di difficoltà subiscono un gran gol dall’Ajax, con la deviazione di Kudus sotto porta che poco cambia rispetto al tiro di Taylor.
Il gol di Raspadori è solo un assaggio dell’andazzo del match fino al novantesimo: a darne prova è soprattutto il gioco del Napoli, che ormai già si diverte in mezzo al campo, dialoga, organizza, crea e finalizza.
Ma è solo l’inizio, con gli azzurri che premono sempre più forte sull’acceleratore e iniziano a macinare possesso palla, di fronte ad un Ajax che perde colpi a vista d’occhio, minuto dopo minuto, guadagnandosi già i fischi dei più attenti osservatori.
Un 3-1, certo, ma c’è da dire che per “dilagare” non si intende il solo segnare, ma anche il creare gioco e divertirsi, cosa che, tralasciando i primi minuti, al Napoli non è certo mancata. Ricordiamoci inoltre che in una partita tattica, in uno stadio così, tutto è più difficile.
L’Ajax, dopo il tracollo clamoroso, prova a reagire, o quantomeno prova a rendere meno drastico il passivo, invano. Qualche azione vagamente pericolosa è l’unico spunto da sottolineare di un quarto d’ora scialbo da parte dei biancorossi, prima che poi il Napoli ricominci a mettere in moto la giostra.
Quinto giro dell’ottovolante: il guidatore stavolta è nientemeno che Khvicha Kvaratskhelia. Il georgiano, dopo aver rimediato una botta non da poco, triangola alla perfezione con Raspadori e infila la palla in buca d’angolo. Primo centro nella coppa dalle grandi orecchie per Kvara-gol.
E’ un Ajax ormai arrendevole quello che gioca per la restante mezz’ora: un atteggiamento neanche più aggressivo, eccezion fatta per Tadic, che facendosi espellere per doppia ammonizione mette la ciliegina sulla torta lasciando in dieci i suoi e rendendosi indisponibile per il ritorno al Maradona.
Non ci sono più parole. L’unica è la parola fine, pronunciata dall’arbitro con il triplice fischio, quella che aspettava Spalletti per fare festa. Niente più parole. Silenzio, parla il Napoli, urla il Napoli, ruggisce il Napoli.
Giuseppe Garofalo