Giovedì 13 ottobre a Cava de’ Tirreni a partire dalle 19 presso la libreria Centopagine (in c.so Umberto I, 293), lo scrittore Carlo Sperduti presenta la sua ultima raccolta di racconti, “Le regole di questi mondi”, per pièdimosca edizioni. Dopo le incursioni coi romanzi “Le cose inutili” e “Deriva”, l’autore torna alla forma breve, con una raccolta di racconti ironici, spiazzanti, dalle molteplici chiavi interpretative. A moderare e dialogare con Sperduti ci sarà Antonio Vangone, prossimo autore pièdimosca per un’antologia di microfinzioni curata dallo stesso Sperduti.

Il libro: La chiave degli avvenimenti: deve sembrare altro. Una regola di questi mondi è non aprire. Non è una legge, è una regola di buon senso. A ogni apertura qualcosa penetra dall’altra parte e se un cassetto è un pericolo una finestra è terrore. Anche dal mondo del sonno può filtrare qualcosa nel mondo sveglio. L’importante, insomma, è non aprire. O almeno riconoscere il drago alla porta. È bene stare in allerta anche per quanto riguarda il tempo e lo spazio. Cosa dicevi tra un minuto? In questi mondi ci sono continui malintesi tra una vita e l’altra, tra indagini risolte a venti metri da terra e scoraggianti tentativi di approssimazione. Sicuramente, meglio non credere ai trapianti temporali. Resta difficile destreggiarsi con i casi di doppia memoria

Carlo Sperduti è nato a Roma e vive a Perugia, dove fa il libraio. È autore di racconti, microfinzioni e romanzi. Con Pièdimosca edizioni ha già pubblicato i romanzi Deriva (2021) e Le cose inutili (2020) e curato l’antologia Quaranta cose inesistenti (2019). È ideatore del blog multiperso. Suoi testi sono apparsi in antologie e riviste cartacee e online tra cui Cadillac Magazine, Costola, L’inquieto, Quaderni del Collage de ’Pataphysique, settepagine, Squadernauti, Il cucchiaio nell’orecchio, La morte per acqua, Pastrengo, Sulla quarta corda.

Antonio Vangone. Già finalista al Premio Raduga 2017, alcuni suoi racconti sono apparsi su SPLIT, Firmamento, Pastrengo, Clean, Risme, COYE e altre riviste letterarie.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano