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Castellammare, rischio incandidabilità per gli ex amministratori: chiesta l’estinzione del procedimento, si decide tra un mese

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Slitta di un mese la sentenza sul processo relativo all’incandidabilità dell’ex sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino e di altri 13 politici stabiesi. Ieri mattina l’udienza, svoltasi presso il Tribunale di Torre Annunziata, è stata caratterizzata da un confronto tra legali difensori e l’Avvocatura di Stato su alcune questioni tecniche.

In particolare, gli avvocati hanno chiesto la chiusura dell’intero procedimento giudiziario, contestando la mancata notifica a 30 giorni ad un ex assessore. Una tesi che è stata contestata dall’Avvocatura di Stato. Il Collegio si è riservato sull’eccezione pregiudiziale inerente l’inammissibilità ed estinzione del giudizio non avendo l’Avvocatura notificato l’atto nei termini concessi in precedenza ad altra parte che non è comparsa né si è costituita.

Castellammare, rischio incandidabilità per gli ex amministratori: chiesta l’estinzione del procedimento, si decide tra un mese

E così tutto slitta al prossimo novembre, quando il destino dell’ex sindaco Cimmino (il cui consiglio comunale è stato sciolto per presunte infiltrazioni camorristiche lo scorso 24 febbraio dal ministero dell’Interno) e di altri 13 politici sarà più chiara. A rischiare l’incandidabilità sono gli ex assessori Fulvio Calì, Giovanni Russo, Sabrina Di Gennaro, Antonella Esposito e Antonio Cimmino. Ancora, nell’elenco a disposizione dei magistrati compaiono i nomi di Emanuele D’Apice (ex presidente dell’assise cittadina) e dei consiglieri Annamaria De Simone, Vincenza Maresca, Barbara Di Maio, Catello Tito, Francesco Iovino, Giovanni Nastelli ed Eutalia Esposito.

Nell’elenco ci sono anche ex rappresentanti delle opposizioni

Nell’elenco ci sono anche ex rappresentanti delle opposizioni. Intanto a dicembre si attende anche l’esito del ricorso al Tar Lazio, presentato dall’ex sindaco Cimmino, contro lo scioglimento del consiglio comunale. Si attende dunque un periodo particolarmente caldo, sul fronte politico – giudiziario in città, che potrebbe rivoluzionare il quadro cittadino anche in vista delle prossime elezioni amministrative in programma (salvo sorprese) nel 2024.

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