Allo Stadio Arcoleo di Acerra di scena la settima giornata del campionato regionale di Eccellenza Campania Girone A. In campo l’Acerrana 1926 ed il Savoia 1908 di Torre Annunziata. Posizione di centro classifica per i padroni di casa che nello scorso turno hanno battuto clamorosamente il Pompei per 2-1; nei bassifondi gli oplontini reduci da tre sconfitte consecutive. Alla fine il risultato che non ti aspetti. Finisce 0-2 per gli ospiti che, dopo una bella prestazione di orgoglio, raccolgono meritatamente i tre punti con il classico risultato all’inglese.

Mister Di Buono schiera i suoi con 4-3-3- dove gli omonimi Vincenzo Pisani sono supportati dal funambolico Davide Di Micco. Più prudente mister Barbera, in settimana tornato in panchina dopo le dimissioni di Maurizio Lampitelli, che schiera un 4-4-2 dove gli esterni di centrocampo sono Onda e Russo; in avanti Orlando Aquino si riprende la maglia numero 9 ed è affiancato da capitan Francesco Scarpa.

Dopo le consuete fasi di studio il Savoia passa in vantaggio approfittando di una clamorosa topica del terzino sinistro classe 2004 Fischetti. Quest’ultimo in un maldestro tentativo di alleggerimento appoggia di testa al portiere così favorendo l’intervento di Aquino che si intrufola ed in estirada realizza il punto del vantaggio con un sinistro che batte l’esperto Munao. Correva il quattordicesimo minuto.

A questo punto l’Acerrana, punta sul vivo e consapevole delle proprie qualità, spinge sull’acceleratore alla ricerca del pareggio, guidata da un lucido Ricci che distribuisce il gioco con intelligenza. La manovra diventa avvolgente ed i bianchi non riescono a salire dalla propria metà campo. Il fromboliere Di Micco mette in seria difficoltà il terzino Annunziata che concede qualcosa alla tecnica dell’avversario ma ha il merito di tenere la posizione senza mollare.  Al minuto 25 è necessaria tutta la prontezza di riflessi di Marione Landi per ribattere sulla linea un colpo di testa a botta sicura scagliato dal centravanti Pisano che si era tuffato da vero centravanti su un cross dalla destra incornando la sfera con veemenza.

Il Savoia resta guardingo ma non disdegna di pungere l’avversario: al 40’ in uno di questi tentativi Ciccio Scarpa approfitta di una sponda di Onda e si invola tutto solo verso il portiere avversario, ma si avvicina troppo a quest’ultimo ed il tiro tardivo incoccia il piedone dell’estremo difensore. Si giunge così al riposo, dopo una prima frazione gradevole dal punto di vista dello spettacolo giocata con buona intensità da entrambe le compagini.

Nella ripresa il canovaccio è il medesimo ma il Savoia ormai ha preso le misure all’avversario e Di Micco cala vistosamente per cui all’Acerrana viene a mancare la fantasia necessaria per scardinare l’attenta retroguardia oplontina. Con il passare del tempo anche Ricci perde lucidità e la manovra dei padroni di casa si riassume in sterili traversoni verso le punte che sono tenute a bada agevolmente da Conti e Guarro che non concedono un pallone agli avversari. Anzi è il Savoia a farsi più intraprendente fallendo per poco il raddoppio in un contropiede da urlo quattro contro uno; l’ultimo passaggio di Onda per Scarpa, che aveva la porta spalancata davanti a sé, viene intercettato dall’esperto di Borrelli e l’azione sfuma.

Il raddoppio dei bianchi però è nell’aria e si concretizza al 25’ della ripresa quando Russo parte dell’esterno e si accentra poco dopo il cerchio centrale, servendo Orlando Aquino il quale dismette la divisa da calciatore per infilarsi in quella del provetto sciatore; presa palla sulla trequarti si infila in un nugolo di avversari dribblandoli ripetutamente, indi dai 25 metri si allarga sulla destra ed esplode un destro di rara potenza e precisione. La palla termina la sua corsa nel sette alla sinistra del portiere che nulla poteva sul bolide scagliato dal centravanti torrese. 0-2 e palla al centro per gli ultimi disperati assalti dei calciatori in maglia granata che però hanno accusato il colpo e nel restante minutaggio a disposizione non riescono a produrre nessuna azione significativa.

La gara termina così sul due a zero per i bianchi che, con un gol per frazione di gioco, regolano gli avversari e si propongono per un nuovo avvio, abbracciati dal pubblico amico accorso numeroso per sostenere la casacca biancoscudata anche in questa ostica trasferta.

Il Savoia ha gettato il cuore oltre l’ostacolo ed ha prodotto una bellissima prestazione al cospetto di una signora Acerrana. Tuttavia sarebbe riduttivo etichettare questa gara solo come la vittoria del cuore. I bianchi hanno giocato con grande discernimento tattico ed hanno attenuato fortemente le lacune in fase difensiva che avevano caratterizzato il recente passato, chiudendo con la porta inviolata per la prima volta in questo campionato. L’arretramento di Onda sulla linea dei centrocampisti, schierati un numero di 4, ha protetto al meglio le fasce difensive che erano diventate un terreno di conquista per gli attaccanti avversari nelle gare precedenti.  Inoltre l’avanzamento di Scarpa nel ruolo di seconda punta ha dato qualità alla rifinitura ed infatti non è un caso che sia arrivata la doppietta del centravanti che, giova ricordare, sono i primi gol di attaccanti puri realizzati in questo torneo.

Certo la strada da percorrere è tanta e le défaillances societarie sono sempre lì, ma si ha l’impressione che questo gruppo possa essere da traino a tutta la situazione e questa gara potrebbe essere la scintilla per una risalita della china sotto tutti i punti di vista.

Salvatore Curcio

 

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano