La Tennis Napoli Cup non è iniziata, almeno non a Napoli. L’Atp ha imposto lo stop prima dell’avvio delle qualificazioni per le condizioni dei campi in cemento montati a Mergellina, giudicati inadeguati. La festa del Tennis di questo week-end a Napoli si è trasformata in incubo per gli organizzatori, con tante ipotesi sul mal funzionamento dei campi. Colpa della pioggia caduta giovedì? Una normale pioggia autunnale, non certo una tempesta. Il fallimento in conclusione viene imputato a chi ha costruito, evidentemente male, i campi, ricoprendo la tradizionale terra rossa del circolo e anche il campo alla Rotonda Diaz nell’enorme Arena da 4000 posti, con materiali inadatti o in maniera errata. Fatto sta che i campi del TC Napoli, Arena compresa al momento restano inutilizzabili.
“Il rinvio e lo spostamento – si legge nel tardo pomeriggio in un comunicato – si sono resi necessari per consentire il ripristino dei campi da gioco del Tennis Club Napoli, sia quelli all’interno del circolo che quello nell’Arena allestita alla Rotonda Diaz, attualmente impraticabili per motivi tecnici imprevedibili, non dipesi dall’organizzazione e causati dalla composizione dei campi”.
Le bolle e le asperità che hanno reso impraticabili i campi costruiti ex novo tra Tc Napoli e Arena hanno sconvolto il programma e regalato agli organizzatori una lunga giornata di incubo organizzativo. I problemi, spiega Villari, erano spuntati già venerdì ma “ci era stato garantito che sarebbero stati risolti in tempo”.
“Abbiamo dato dimostrazione di tempismo – dice Napolitano – Oggi per le 15 al massimo il campo sarà pronto e domani si giocherà qui la seconda giornata di qualificazioni. Non abbiamo perso la testa. Puntiamo ad avere un secondo campo nei prossimi giorni, per portare il programma su due campi da giovedì”.
Cosa è andato storto lo spiega sempre l’organizzatore del torneo: “Non c’entrano la base in legno e l’umidità di risalita. Il problema è che per una serie di cose la resina utilizzata da Mapei si è dimostrata permeabile, con reazioni non proprio convenzionali”. Per ora Villari non parla di strascichi legali per il danno d’immagine, ci vuol pensare, ma annuncia che “a cascata” saranno evidenziate tutte le responsabilità del caso: “Noi abbiamo la coscienza tranquilla”.
“Non c’entra niente l’azzardo di giocare sull’hard a Napoli all’aperto – aggiunge Napolitano – abbiamo mandato la scheda tecnica alla Fit e all’Atp e l’hanno vagliata e approvata. Poteva essere un’incognita il clima, ma quella è un’incognita sempre”. Oggi sarà sorteggiato il tabellone principale del torneo, e i primi turni potrebbero quindi già andare in campo da domani, sul “nuovissimo”, e senza bolle, campo dell’Arena.
Sulla pagina ufficiale del Tennis Club Napoli con il comunicato che spiega quanto accaduto, anche la comunicazione per i tanti appassionati che non hanno potuto assistere alle due giornate di tennis previste questo fine settimana: “Il torneo partirà regolarmente lunedì 17 ottobre con il tabellone principale. I biglietti venduti potranno essere rimborsati o rischedulati per la giornata di lunedì, a scelta del gentile cliente, per la sessione diurna o serale”.
Resta la delusione di quanti comunque dovranno rinunciare ad assistere all’evento sportivo perché impossibilitati nei prossimi giorni. Malcontento anche tra gli sponsor. Affari fermi in via Caracciolo per i 22 stand, dal food ad altri prodotti, ogni spazio pagato circa settemila euro.