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Napoli, 82enne derubato del borsello muore poco dopo colto da infarto: indagini in corso

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Lo aiutano a cambiare una gomma forata, poi lo derubano: l’uomo, un 82enne di Napoli, ha subìto un malore subito dopo, spirando alla guida della sua auto. La tragedia è avvenuta nel capoluogo partenopeo nel primo pomeriggio di oggi e sta salendo alla ribalta delle cronache in tutta Italia. Un’ondata di indignazione che sta sostenendo le indagini delle forze dell’ordine affinché i malviventi senza scrupoli vengano assicurati alla giustizia in breve tempo.

Napoli, 82enne derubato del borsello muore poco dopo colto da infarto: indagini in corso

La vittima è Antonio Spinetti di 82 anni, stroncato da un malore non lontano dal Centro Direzionale di Napoli. Nonostante gli immediati soccorsi, i medici del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso: per l’anziano non c’era già più niente da fare. Prima di accasciarsi stroncato da un malore, ha subito il furto del suo borsello l’anziano di 82 anni morto nel primo pomeriggio a Napoli, vittima verosimilmente di un infarto.

L’uomo, alla luce di una più articolata ricostruzione dei fatti, si trovava in auto nei paraggi del Centro Direzionale, in via Taddeo da Sessa, quando ha forato una gomma.

In evidente difficoltà, l’anziano ha accettato la collaborazione di due persone che lo hanno aiutato a cambiare la gomma. Dopo la sostituzione degli penumatici gli stessi lo hanno derubato del borsello. E’ stato allora che l’uomo, che nel frattempo si era rimesso alla guida dell’auto per andare incontro alla moglie, si è sentito male accasciandosi all’interno della sua macchina. Inutili i soccorsi: l’uomo era già spirato.

“Rabbia verso i delinquenti che appestano il nostro territorio”

“Provo sempre più rabbia verso i delinquenti che appestano il nostro territorio ogni giorno. Le vittime soprattutto tra i più deboli e gli anziani aumentano in modo drammatico nel disinteresse generale. Una situazione che sta diventando inaccettabile”, dichiara il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

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