“Ho lanciato la mia bambina piccola dalla finestra per volere di Dio”: il 40enne di Fisciano, in provincia di Salerno, accusato del tentato omicidio della figlia di due anni, è comparso dinanzi al gip del Tribunale di Nocera Inferiore dopo essere stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri.
A riferire le parole dell’uomo ai cronisti è stato il suo difensore, l’avvocato Silverio Sica. Il fatto è avvenuto il 30 ottobre scorso a Fisciano: la piccola, lanciata dalla finestra del terzo piano, è salva per miracolo. A questo punto si attende la decisione del giudice sulla posizione del 40enne, che ha ammesso le proprie responsabilità.
Fisciano, lancia la figlia piccola dal balcone: “Ho ricevuto ordine da Dio”
“A nostro giudizio è una vicenda di natura psichiatrica. – ha spiegato Sica – Il nostro assistito, dopo aver sostenuto che la bambina era caduta in maniera accidentale, come un fiume in piena, ha ammesso di averla buttata lui e ha raccontato di un ordine ricevuto Dio e della sua certezza che si sarebbe salvata perché così ha voluto Dio. La condizione psichiatrica del nostro assistito è molto grave”.
Al gip gli avvocati hanno chiesto l’attenuazione della misura e il ricovero in struttura psichiatrica. La bambina è al momento ricoverata nel reparto di Ortopedia dell’ospedale “Santobono” di Napoli, dove ha subito un intervento per la frattura dell’omero destro, la bimba, le cui condizioni sono migliorate.
L’intervento dei carabinieri
Il padre è stato arrestato nella serata di domenica, poche ore dopo l’episodio, dopo le indagini svolte dai carabinieri e rinchiuso nel carcere di Bellizzi Irpino. Quando i militari dell’Arma della stazione di Fisciano, domenica mattina, hanno raggiunto il palazzo di corso San Vincenzo Ferreri, a due passi dal Comune, hanno trovato la mamma con in braccio la figlioletta lì dove la piccola era precipitata e il padre, in stato di choc, disteso sul letto.