Il Savoia ingrana la quarta contro il malcapitato Massa Lubrense

Risultato finale è di 3-0 per i bianchi di Torre Annunziata che allungano la striscia positiva fatta da tre vittorie ed un pari nelle ultime quattro giornate

Turno infrasettimanale per la decima di campionato di Eccellenza Campania girone A: al Bellucci di Pompei sono di fronte il Savoia, reduce da due vittorie ed un pari, colto peraltro contro il forte Napoli United di Diego Maradona jr, ed il Massalubrense di Pasquale Aiello pure in serie positiva da tre turni, ivi compreso il prestigioso 2-0 rifilato alla capolista Ischia alla settima giornata. La gara sarà disputata a porte chiuse.

Mister Barbera riparte dal secondo tempo giocato sul campo del Napoli United riproponendo la stessa formazione che nella ripresa aveva fatto ben figurato quattro giorni fa.

Ancora fuori per infortuni e squalifiche i vari Russo, Sicuro, De Cristofaro, Guarro e Barbato il trainer oplontino schiera ancora la “coppia pesante” Aquino-Liccardi con Scarpa ed Onda a supporto dalle due fasce.

Anche mister Aiello ha la sua dose di indisponibili, tanto che in panchina siedono solo sette calciatori di riserva, di cui ben tre under classe 2004.

Il canovaccio della gara è chiaro: Savoia che fa la partita con gli ospiti abbottonatissimi che cercano di ripartire in contropiede. La squadra di Barbera ha chiaramente ritrovato morale e la condizione atletica è decisamente migliore a quella di qualche tempo fa per cui può permettersi agevolmente la presenza in campo di 4 attaccanti che non si limitano a svolgere la fase di offesa ma sono i primi incontristi in fase difensiva.

Le occasioni da taccuino non sono molte mentre i minuti trascorrono e la difesa ordinata dei neroazzurri costieri regge bene neutralizzando le insidie che vengono soprattutto dalle fasce dalle quali Onda e Scarpa cercano di mettere il pallone decisivo per la finalizzazione delle due punte.

Al minuto undici gli ospiti potrebbero trovare l’insperato vantaggio quando una punizione non irresistibile di Attardi viene mal controllata da Landi che solo in extremis riesce a recuperare il pallone prima che questo oltrepassi beffardo la linea bianca.

Il Savoia ricomincia a macinare gioco con piglio sicuro ed al 14’ riesce ad ottenere il secondo penalty della stagione. Cross di Giuseppe Onda dalla fascia sinistra verso Scarpa che appoggia all’accorrente La Montagna la cui conclusione di piatto viene fermata con un braccio dal capitano ospite Gianluigi Vanacore. Sarebbe rigore ed inevitabile giallo, ma il condizionale è d’obbligo perché il tutto viene obliterato dalla sontuosa chiamata del secondo assistente Di Luca della sezione di Napoli, il quale aveva sapientemente colto il fuorigioco di Ciccio Scarpa sull’assist di Onda. Come da contratto ampie proteste dei bianchi ma decisione corretta e si resta sul risultato ad occhiali che non muta nemmeno quindici minuti dopo quando Strazzullo, anche oggi uno dei migliori, sradica un pallone a Nikolic e lancia Scarpa verso la rete; il capitano però si lascia ipnotizzare da Borrelli che riesce a neutralizzare la conclusione da distanza ravvicinata del puntero savoiardo.

La situazione ed il risultato però cambiano radicalmente al minuto 34. Giuseppe Onda, nella classica posizione di esterno destro, riceve un bel lancio di La Montagna controlla, si accentra e lascia partire un cross mancino dalla trequarti. Liccardi sfrutta il mismatching di centimetri con Gianluigi Vanacore e gira a rete con un colpo di testa non irresistibile; qui il pipelet Borrelli cucina e serve un frittatone per cinque persone blaterando un goffo tentativo di parata che spalanca il vantaggio al Savoia.

Su questo risultato termina un primo tempo giocato a buoni ritmi e le squadre vanno al riposo con stati d’animo opposti, certamente più euforici i vesuviani, ma con la consapevolezza entrambe di avere disputato una buona prima frazione di gara.

Secondo tempo in salita per i costieri. Al primo minuto Giuseppe onda fa il Garrincha e si invola sulla destra superando in velocità Verron, terzino ottimo in fase propositiva ma certamente rivedibile in quella difensiva. Al raddoppio di marcatura arriva il gigantesco difensore centrale Acampora che ha un passo pachidermico e, sorpreso dalla sterzata del fantasista oplontino, lo stende nei pressi della linea di fondo. Chiamata del primo assistente, secondo giallo, rosso e notte fonda per il Massa Lubrense sotto di un gol e di un uomo per metà della partita.

Mister Aiello cerca di mettere assieme i cocci e sposta il terzino D’esposito al centro, ma la toppa è peggio del buco perché al 5’ minuto il difensore la combina grossa quando non riesce a gestire un passaggio non eccezionale del portiere e lascia Liccardi a tu per tu con il portiere. Il lungagnone oplontino è freddissimo e raddoppia con un piattone che non lascia scampo al portiere.

La partita è in ghiaccio e diventa un proficuo allenamento nel quale il Savoia si esercita a mettere in mostra tutti i progressi compiuti nelle ultime settimane. La macchina del gioco, un tempo stucchevole ed impacciata, diventa un cronometro di precisione. I difensori esterni si sovrappongono e vanno sul fondo con invidiabile facilità. A questo punto è doveroso evidenziare la prestazione maiuscola di Raffaele Annunziata, classe 2004, che, se fosse stato un tantino più scuro di pelle, oggi sarebbe sembrato il Cafù dei bei tempi. La Montagna ringhia su tutti gli avversari che gli capitino a tiro ed è finalmente lucido nell’impostazione mentre la coppia difensiva Boussada-Conti sale in sicurezza di partita in partita, certamente favorita dal fatto che i compagni corrono e raddoppiano su ogni avversario come non accadeva in passato quando i difensori erano lasciati senza raddoppio in balia degli avversari. Menzione di marito anche per Orlando Aquino che spesso ha arretrato il baricentro facendo da collante tra attacco e centrocampo; mossa interessante che potrebbe essere utile in futuro.

La terza rete è la ciliegina sulla torta e la mette a segno ancora Liccardi che trasforma con un piattone destro il rigore in movimento propiziato da una discesa irresistibile di Annunziata che, dopo avere anticipato il suo avversario ed avere percorso la fascia destra come un Frecciarossa, ha servito un cioccolatino rasoterra per l’ineluttabile finale. 3 a 0 e partita finita.

Il Savoia cresce di partita in partita ed è una crescita fisica, tattica e mentale, non necessariamente in questo ordine. Il brutto anatroccolo sta diventando magnifico cigno e mister Barbera, che di questa squadra è assieme trainer e tifoso, ha grandissimi meriti in questa metamorfosi.

Innanzitutto ha avuto la capacità di creare un grande gruppo che è capace di isolarsi dalle incerte vicende societarie, sa allenarsi bene e riesce a giocare con una determinazione che si potrebbe definire feroce.  Ha poi avuto l’umiltà e l’intelligenza di cambiare il modulo tattico dal precedente 4-3-3, che lasciava gli esterni difensivi privi di raddoppio, ad un 4-4-2 che può essere anche molto spregiudicato, perché Scarpa e Onda diventano due attaccanti aggiunti. La ritrovata condizione fisica e la grande attitudine al sacrificio degli attaccanti rende possibile sostenere questo tipo di modulo. Quando in mezzo al campo poi c’è Strazzullo i chilometri a carico degli altri calano in proporzione a quelli macinati dall’infaticabile interno oplontino.

Si spera che, dopo la quadratura trovata in campo, si riesca a trovare anche quella fuori dal campo anche perché questa squadra sta diventando veramente molto piacevole da veder giocare e sarebbe un vero peccato non proseguire in questa esaltante progressione.

Salvatore Curcio

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