Napoli padrone a Bergamo, batte la Dea e fugge in classifica

Il Napoli dimostra alla diretta concorrente perché occupa il primo posto in classifica. Gli azzurri portano a casa i tre punti in una partita tiratissima e non certo davanti a un'avversaria arrendevole

Il Napoli batte 2-1 l’Atalanta nel big match della 13esima giornata di serie A, portandosi a quota 35 in classifica, a +8 sui nerazzurri e momentaneamente a +9 sul Milan che affronterà al Meazza lo Spezia in serata.

Un po’ a sorpresa, nonostante l’assenza di Kvaratskhelia, Spalletti fa partire dalla panchina sia Simeone che Raspadori: in attacco ad affiancare Osimhen ci sono Lozano ed Elmas.

Al 19′ la Dea in vantaggio con un rigore concesso per fallo di mano di Osimhen e trasformato da Lookman, ma dopo pochissimi minuti lo stesso attaccante nigeriano riagguanta il pareggio di testa e prima dell’intervallo Elmas completa la rimonta. Nella ripresa, l’Atalanta ha cercato il pareggio ma senza successo e la squadra di Spalletti ha incassato così la nona vittoria di fila in campionato.

Partita dai ritmi molto intensi, con l’Atalanta che, come previsto, ad inizio gara mette in seria difficoltà il Napoli con il suo classico gioco, volto non molto a divertire e dare spettacolo, ma ad annullare le idee dei partenopei.

E c’è da dire che i primi 20 minuti di gara sono stati a senso unico, se così si può dire: un’Atalanta non spettacolare che mette in seria difficoltà il Napoli. Gli azzurri sono costretti a giocare spesso delle palle alla cieca. Risultato: non c’è gioco.

E i nerazzurri pungono il Napoli con la massima punizione: Lookman è al suo sesto centro in campionato, stavolta da calcio di rigore. Dopo un tocco di mano di Osimhen dagli sviluppi di un calcio d’angolo, il numero 11 atalantino spiazza Meret con un tiro rischioso che, prima di insaccarsi, bacia la traversa.

La reazione del Napoli arriva subito: bastano 4 minuti ad Osimhen per farsi perdonare il fallo di mano da rigore. Il nigeriano trasforma in rete un cross col pennello di Zielinski, cross che si poggia perfettamente sulla sua testa e diventa gol: sono passati appena quattro minuti e gli azzurri ristabiliscono la parità.

Il Napoli torna ad essere il Napoli: la manovra si trasforma in meglio da così a così, diventa molto più fluida e ricca di cambi di gioco interessanti. E si sa che quando il Napoli inizia a giocare il suo calcio non c’è squadra che tenga. Stessa cosa vale anche per i bergamaschi, che iniziano a cedere alla fisicità di Osimhen.

Proprio dai piedi, dal corpo e dalla velocità del nigeriano nasce il gol del sorpasso: Osimhen vince un gran duello fisico contro Demiral e apparecchia la tavola per Elmas. Il tiro del macedone non è dei migliori, ma si trasforma bene o male in rete. Il Napoli va all’intervallo in vantaggio, potendo approfittare di un importante riposo.

Nella ripresa l’Atalanta prova a gestire la palla per cercare di alzare il baricentro, ma il Napoli è sempre pericoloso e già al 50′ arriva al tiro, con Anguissa che di testa alza sopra la traversa. Traversa che poco dopo, al 55′, Lookman colpisce in pieno tentando di ribadire in gol una respinta di Meret su tiro di Maehle.

Al 70′ Gasperini tenta la carta Zapata, poco dopo Spalletti inserisce Simeone e le due squadre si affrontano a viso aperto con continui capovolgimenti di fronte. Nel secondo tempo però il gioco è un po’ più spezzettato e meno intenso rispetto a una prima frazione in cui entrambe le squadre avevano speso molte energie.

Al 78′ grande occasione per Simeone, che si trova la palla tra i piedi all’altezza del dischetto ma tira a lato di poco. Un minuto dopo tiro improvviso sempre di Simeone ma Musso riesce a bloccare. Al 83′ è l’Atalanta a provarci con Malinovsky, ma il suo tiro da fuori viene bloccato da Meret. Alla fine le squadre appaiono entrambe stanche, ma il Napoli dà l’impressione di poter controllare senza difficoltà i tentativi di sortita dei bergmaschi ed in effetti non bastano nemmeno gli oltre 4 minuti di recupero per cambiare il risultato.

La squadra di Spalletti conduce così in porto una vittoria fondamentale per la classifica e il morale: tre punti che danno nuove certezze a una squadra che finora sta dominando la serie A.

Giuseppe Garofalo

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano