Ancora una volta il Napoli ha ragione: stavolta ad essere regolato dagli azzurri è l’Empoli, in una partita che sembrava stregata, ma risolta da Spalletti, che con dei cambi ribalta le carte in tavola, andando a sommare altri tre punti ad un trend positivo devastante del Napoli.
L’anno scorso l’Empoli batteva il Napoli in una partita molto simile a quella di oggi: la differenza è che si vede tutt’altra squadra, ovviamente in positivo, in cui sta maturando partita dopo partita uno spirito e una mentalità vincente da fare gola a chiunque.
Zanetti, d’altronde, aveva già avvisato il Napoli della partita che avrebbe fatto il suo Empoli: “Abbiamo preparato qualcosa di diverso”. Estremamente diverso. I toscani giocano 70 minuti alla disperata difesa dello 0-0.
Una difesa che non si fa trovare impreparata, tutt’altro: primo tempo giocato in maniera eccellente da parte dell’Empoli, senza sbavature. Ovviamente a tenere in mano il pallino del gioco è il Napoli, che va a caccia del vantaggio, ma, facendo riferimento a come Zanetti ha applicato quanto fatto in allenamento, allora c’è da dire che l’Empoli ha giocato bene.
Il Napoli si trova in difficoltà, ma in maniera diversa rispetto alle due partite maledette contro Fiorentina e Lecce, gli unici due mezzi passi falsi del campionato (perchè, ricordiamoci, in campionato dopo 14 partite ancora non è arrivata una sconfitta).
L’unica vera occasione del primo tempo è un tiro di Raspadori all’ultimo respiro, dopo una bella azione rapida, la cui traiettoria finisce non molto a lato. Vicario resta immobile, ma è fortunato.
Nella ripresa si vede sicuramente un Empoli più stanco; tuttavia l’undici toscano non accenna a mollare e continua sulla falsariga del primo tempo. Napoli che fa ancora fatica a creare nitide occasioni da gol.
Addirittura gli azzurri rischiano di passare sotto per l’unica chance di tutta la partita dell’Empoli: ci ha provato Bandinelli, che dal limite dell’area libera il sinistro senza però inquadrare lo specchio della porta.
Spalletti, di lì a poco, effettua tre sostituzioni per cambiare l’assetto tattico del match: fuori Politano, Raspadori e Ndombele, tutti e tre per un motivo o per un’altro non possono più essere determinanti. Entrano Elmas, Lozano e Zielinski: questi ultimi due poi decideranno la partita.
La situazione peggiora per l’Empoli, che una manciata di minuti dopo essere passato sotto, si ritrova anche in inferiorità numerica: l’ex della partita, tralaltro allevato dal Napoli, Sebastiano Luperto, viene espulso per doppia ammonizione.
E allora sembra ormai fatta, ma si sa, a Napoli la scaramanzia è il pane quotidiano, non si canta vittoria troppo presto. Gli azzurri palleggiano rapidamente di fronte ai toscani, che sembrano quasi rassegnati, in svantaggio e con un uomo in meno. Si gioca con il cronometro.
E come dare torto al focoso pubblico del Maradona, che sulle note di “Sarò con te” accompagna il Napoli verso il grande sogno nel cuore, riscaldando il clima di un freddo martedì di campionato.
Giuseppe Garofalo