Oltre 600mila euro come “risarcimento” dello Stato, dopo lo scioglimento del consiglio comunale di Castellammare di Stabia per presunti infiltrazioni della malavita. E’ il finanziamento stanziato per l’ente stabiese direttamente dal ministero dell’Interno, con l’obiettivo di realizzare e ristrutturare opere pubbliche.

Dopo otto mesi dall’arrivo al Comune dei commissari straordinari guidati dal prefetto Raffaele Cannizzaro, arrivano dunque risorse per finanziare interventi in città e misure anticlan. Una risposta in positivo dopo lo scioglimento della amministrazione Cimmino per infiltrazioni camorristiche avvenuta alla fine di febbraio.

Castellammare, oltre 600mila euro di “risarcimento” dopo lo scioglimento del consiglio comunale

Spetterà adesso proprio ai commissari prefettizi decidere come investire questi 600mila euro, indirizzandoli verso una delle tante emergenze che vive la città. Va ricordato che la commissione prefettizia, in caso di proroga di sei mesi, potrebbe amministrare la città stabiese fino alla primavera del 2024, prima del ritorno al voto. Per quella data la triade potrà programmare opere pubbliche per oltre 600mila euro, la cifra finanziata dal Viminale come “premio di consolazione”.

Soltanto dopo il periodo di gestone commissariale, la parola tornerà a partiti e movimenti civici per la prossima consiliatura. Anche se già sono in corso d’opera le prime mosse nei vari schieramenti, con l’obiettivo di non farsi trovare impreparati alla prossima corsa per la guida di Palazzo Farnese.

Politica stabiese con il fiato sospeso

Intanto la politica stabiese è con il fiato sospeso per il processo sull’incandidabilità che dovrebbe concludersi entro la fine del 2022. La prossima udienza è fissata per il prossimo dicembre e sono 14 i politici stabiesi che rischiano di essere dichiarati incandidabili, per effetto dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche.

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