L’amministrazione comunale di Pompei non teme le bollette: 400mila euro impegnati per le nuove luminarie natalizie. Questa la somma record che a breve sarà stanziata per l’installazione di luci d’artista e addobbi scenografici pronti ad abbellire le principali strade e le piazze di Pompei. L’ok alla maxi-copertura finanziaria è appena arrivato grazie a un atto di indirizzo ad hoc approvato unanimemente dalla giunta comunale del sindaco Carmine Lo Sapio.

Pompei, il Comune non teme le bollette: 400mila euro per le nuove luminarie natalizie

Facendo in breve due conti, l’amministrazione quest’anno arriverà a spendere oltre duecentomila euro in più rispetto ai 115 mila euro stanziati l’anno scorso per le stesse luminarie. “Spese folli” secondo alcuni critici, tra essi semplici cittadini, alcuni commercianti di via Lepanto, ma soprattutto gli esponenti più agguerriti dell’opposizione, “spese invece necessarie per il rilancio del turismo” secondo il giudizio contrario espresso all’unisono dalla maggioranza di governo.

Non a caso le ulteriori centinaia di migliaia di euro, che troveranno copertura finanziaria nei capitoli di bilancio 2022-2024 appositamente modificati con deliberazione dello scorso 27 ottobre, saranno stanziati “per rendere incantevole Pompei così da attirare un gran numero di visitatori anche a Natale” si apprende infatti dalla giunta alla guida di Palazzo De Fusco.

Aspre polemiche sulle presunte spese folli

Lo stesso sindaco Lo Sapio, l’anno scorso, così rintuzzò le aspre polemiche sulle presunte spese folli: “Le casse del Comune non sono un salvadanaio. Chi governa ha il compito di programmare e poi di mettere in pratica le cose. Soprattutto quegli eventi di respiro internazionale che, personalmente, ho sempre immaginato per Pompei. Qualcuno dice che abbiamo speso troppo? A dirla tutta io, per il prossimo Natale, vorrei spendere di più.

L’anno prossimo, mi auguro di poter fare eventi a Pompei per due milioni di euro, aprendo alle sponsorizzazioni private”. Le polemiche, l’anno scorso, furono aperte dalla scelta della stessa amministrazione Lo Sapio, che era pronta a spendere anche 100mila euro più Iva per ospitare, il 28 dicembre in piazza Schettini, il big della musica prima neomelodica ora anche italiana e mondiale, Gigi D’Alessio.

Il caso del concerto di Gigi D’Alessio

Il concerto di D’Alessio, causa aumento dei contagi da Covid-19, fu infine annullato. In quei giorni l’opposizione guidata in consiglio comunale dall’avvocato Domenico Di Casola aveva al contrario “suggerito” al sindaco di “risparmiare sulle spese inutili per destinare i soldi pubblici ai poveri e alle famiglie della nostra città stremate dalla crisi economica e dalla pandemia”. Le polemiche, c’è da scommetterci, riprenderanno, vibranti, anche quest’anno.

Salvatore Piro

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