Dodicesima giornata del campionato di Eccellenza Campania, il Savoia gioca in casa ma non si vede. La squadra di Torre Annunziata, orfana del Giraud, continua il pellegrinaggio sui campi di Napoli e provincia. Per l’occasione la gara si disputa allo stadio comunale di Vico Equense frazione di Massaquano, ed anche stavolta la partita viene disputata a porte chiuse per disposizione della Prefettura, dichiaratasi carente di uomini e mezzi le concomitanti gare casalinghe di Juve Stabia e Sorrento.
Mister Barbera deve fare miracoli per radunare un undici di senso compiuto, alle prese con infortuni e squalifiche che lo privano di sei titolari mentre altri tre scendono in campo in condizioni precarie. Alla fine sarà 4-4-2 con l’inedita coppia difensiva formata dal rientrante Guarro e De Cristofaro, mentre Cuomo ed Aquino sono supportati da Onda Giuseppe e Ciro Sicuro sulla fascia opposta della mediana.
Mister Amorosetti si dispone con un 4-4-2 nel quale la difesa è affidata a Lagnena, ex di turno, le chiavi del centro campo sono in tasca all’esperto Gismondo Gatta (classe 1981) mentre l’attacco si giova della tecnica di Conte e Romano.
Dopo una fase di studio, nella quale si palesa la difficoltà dei padroni di casa di fare gioco, il Villa Literno passa in vantaggio. Al minuto 12 taglio della punta dal centro verso la destra dell’area, pallone filtrante con i giri contati per Lepre, il quale si orienta verso la porta con un sontuoso controllo a seguire, si ingobbisce e scaglia un poderoso destro a mezza altezza tra le mani protese di Landi ed il palo. Rete bella, difesa un po’ meno.
Il Savoia cerca il pari alzando il baricentro della manovra, ma il Villa Literno è squadra molto esperta, straordinaria dal punto di vista tattico, per cui chiude gli spazi senza eccessivi sforzi. Peraltro la manovra dei bianchi è orbata in partenza dalla classe di capitan Scarpa, anche lui tra gli indisponibili, ed è lenta e prevedibile affidata più alle estemporanee iniziative dei singoli che ad un coordinato disegno di squadra. Sebbene con la sola forza di volontà il Savoia potrebbe comunque acciuffare il pari in ben tre circostanze a metà della prima frazione. Cuomo lascia partire un potente destro ad incrociare dall’interno dell’area e la palla sibila a lato del palo di pochi centimetri. Ancora Cuomo dopo un bello stop su palla lunga dalla difesa si gira e scalda i guantoni di Merola che vola e storna in angolo il bolide indirizzato sotto la traversa. Lo stesso Merola smanaccia fuori dalla porta una girata di testa di Annunziata su azione di calcio d’angolo. Termina così la prima frazione con i bianchi che pagano a caro prezzo l’unica ingenuità commessa.
Il resto della contesa è assolutamente inutile. Il Savoia vorrebbe ma non può mentre i liternesi sono sazi, ed essendo squadra esperta, gestiscono le forze onde evitare infortuni e cartellini.
Il triplice fischio consegna il Villa Literno alla gloria del terzo posto in condominio con l’Ercolanese a soli due punti dal binomio di vetta formato da Pompei e Ischia. La squadra casertana è formata da calciatori esperti con età media elevata ma con tanta qualità e un nucleo di giovani di sicuro avvenire. L’allenatore ha messo su un impianto tattico molto accorto nel quale la fase difensiva riveste importanza fondamentale. Il grande Gianni Brera avrebbe detto che questa è una squadra “femmina” che chiude ogni spazio e sfrutta mirabilmente le debolezze delle squadre avversarie; oggi sarebbe bastato molto meno per battere questo Savoia.
Il Savoia subisce la seconda sconfitta consecutiva e rientra in zona play out. Con zero reti realizzate e cinque al passivo il dato che emerge dai numeri, ma anche dalla cronaca delle ultime due gare, è la pochezza della squadra oplontina in fase offensiva, mentre sono tornate attuali le lacune difensive che sembravano superate. In genere sembra che la squadra oplontina abbia perso la compattezza della fase precedente, ma le giustificazioni non mancano. In primo luogo la lunga teoria di infortuni e squalifiche che sta falcidiando i bianchi che anche oggi, a gara in corso, hanno subìto le menomazioni muscolari di Aquino e Sicuro. In secondo luogo gli accadimenti esterni al campo hanno sicuramente il loro peso. L’obiettivo per i torresi è dunque duplice: recuperare gli indisponibili e la serenità necessaria per affrontare dignitosamente la restante parte del torneo.
Salvatore Curcio