camera-penale-napoli-imbrattata-avvocati

“Terremoto” all’Ordine degli Avvocati di Napoli, chiesto il commissariamento al ministero Giustizia. Restano col fiato sospeso anche un migliaio tra i legali iscritti residenti a Pompei, Castellammare di Stabia e dell’intero hinterland vesuviano. L’extrema ratio, ovvero l’istanza di commissariamento appena firmata dall’avvocato Lucio Varriale – medaglia d’oro all’Ordine Forense – è diretta anche al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, oltre che al presidente del Consiglio Nazionale Forense, Maria Masi.

La richiesta “choc” trae origine dalla presunta sussistenza “di una posizione debitoria per il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, causa mancato pagamento di F24″ per un totale complessivo di circa un milione e 100mila euro. Una cifra enorme per la quale, secondo quanto denunciato dall’avvocato Varriale, spiccherebbero “le omissioni di contributi previdenziali”.

“Terremoto” all’Ordine Avvocati Napoli, chiesto il commissariamento: fiato sospeso per i legali di Pompei e Castellammare

L’ultimo caso scottante relativo alla spesso bistrattata classe forense partenopea, era esploso nell’ottobre scorso in seguito al pignoramento di un credito del Consiglio presso il Corecom da parte dell’Agenzia delle Entrate. Da qui, poi, erano scaturite una serie di reazioni inconsulte, tra le quali l’imbrattamento con scritte spray rosse e insultanti la Camera Penale dei muri del Palazzo di Giustizia a Napoli.

Le indagini sull’imbrattamento sono in corso. L’attenzione degli inquirenti. al momento, si soffermerebbe sul malumore di numerosi avvocati i quali, un paio di settimane dopo la scoperta dell’ammanco, si sarebbero visti recapitare una mail con la quale li si invitava loro a saldare tutte le quote associative che all’Ordine risultano non pagare, ma che in molti sono invece certi di avere già versato. Si tratta di un vero e proprio “cold-case” scoppiato tra i vertici delle toghe napoletane.

“Vi sono denunce sottoscritte e depositate”

E’ per questo motivo che l’avvocato Varriale ha deciso di chiedere il commissariamento dell’Ordine di Napoli. “Dal momento che vi sono denunce sottoscritte e depositate – si legge nella sua istanza – è indispensabile che la Procura accerti la verità, anche in considerazione del fatto che molti avvocati napoletani stanno ricevendo perentorie ingiunzioni di pagamenti arretrati, con modalità che hanno già suscitato diffuse proteste per il tono e le conseguenze minacciate”.

Queste ultime risiedono nella possibile sospensione dall’Ordine. “A nome dei numerosi colleghi che mi hanno sollecitato questo intervento – ha concluso Varrile nella sua istanza – ritengo che sia doverosa la scelta di procedere ad una autonoma decisione di commissariamento del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli”.

Salvatore Piro

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano