Terzo giorno di mondiale sotto il sole cocente dell’inverno qatariota, un giorno di sorprese, con l’Argentina che, clamorosamente, cade contro l’Arabia Saudita in quella che doveva essere la partita più semplice. Meglio l’altra big di giornata, la Francia, che passa in svantaggio per poi strapazzare l’Australia. Ma ora, a partite chiuse, è tempo di analizzare questo day 3, il primo in cui si giocano 4 partite, come di consuetudine nei prossimi giorni.
Argentina-Arabia Saudita 1-2
Senza dubbio a prendersi la scena di giornata è stata la clamorosa disfatta dell’Argentina, sconfitta in rimonta dall’Arabia Saudita in un Lusail Stadium a tinte quasi completamente bianche e azzurre.
Una sconfitta amara per Messi e compagni, che non potevano permettersi di perdere contro gli arabi in una partita che rappresentava il nodo più facile da sciogliere per passare agli ottavi di finale. Dall’altra parte è grande festa in Arabia, dove il re Salman ha proclamato festa nazionale.
Dopo 10 minuti la formazione di Scaloni è già in vantaggio con un rigore trasformato da Messi, che sembra il preludio di una partita tutta in discesa per l’Albiceleste. Nel corso dei primi 45 minuti Lautaro Martinez fa doppietta, ma in entrambi i casi viene colto in fuorigioco.
Nella ripresa scende in campo un’Argentina che deve continuare a giocare a calcio, visto il solo gol di vantaggio, ma in un momento di blackout gli arabi approfittano per rimontare clamorosamente con le reti di Al-Shehri e Al-Dawsari. Rimonta in 5 minuti che gli argentini non riescono ad annullare. Sembra uno scherzo, ma è vero.
Danimarca-Tunisia 0-0
Partita a reti bianche fra Danimarca e Tunisia, la prima senza goal di questo Mondiale. E’ anche questa una sorpresa, con la Danimarca che avrebbe dovuto conquistare i suoi primi tre punti contro una squadra sulla carta abbordabile.
E’ invece una Tunisia di passione e grinta quella su cui sbatte contro la Danimarca, che per quanto provi negli ultimi minuti a strappare il gol della beffa, non ci riesce.
E c’è da dire che la formazione nordafricana ha giocato la sua partita senza paura, con tanta sfrontatezza e voglia di poter dire la sua in un girone in cui regna sovrana la Francia. E poi un pizzico di fortuna vuole che allo scadere non venga assegnato un rigore agli scandinavi.
Una partita che si poteva prospettare difficile per la formazione danese, ma fino ad un certo punto: tuttavia sembra molto lontana la Danimarca dello scorso Europeo, che malgrado l’assenza di un perno come Eriksen, arrivò in semifinale. Oggi Eriksen c’era, ma la prestazione della squadra ha lasciato a desiderare.
Messico-Polonia 0-0
Finisce senza reti anche la gara fra Messico e Polonia, un bicchiere mezzo vuoto per entrambe le squadre, che con una vittoria avrebbero potuto prendersi tre punti di distacco dall’Argentina in un gruppo C che adesso vede l’Arabia Saudita prima.
Messico-Polonia è anche il duello tutto napoletano fra Lozano e Zielinski: sia il messicano che il polacco hanno giocato un’ottima partita, specialmente Chucky, migliore in campo tra le file degli americani.
Polonia che ha avuto la ghiotta chance di portarsi in vantaggio con un calcio di rigore di Lewandowski, sul quale Ochoa ha però messo i guantoni. Rigore calciato non benissimo dall’attaccante del Barcellona, ma ancora una volta il portiere messicano dimostra di essere una garanzia, malgrado l’età che avanza. Un Buffon del Messico, in pratica.
E’ un pareggio che fa bene all’Argentina, che dista solamente un punto e può ancora avere buone speranze di qualificarsi agli ottavi di finale. Ma ad oggi non si sa il destino. E si recrimina una sconfitta umiliante…
Francia-Australia 4-1
La Francia di Deschamps scrive a caratteri cubitali il suo nome nella lista delle favorite per il titolo, senza Kantè, senza Pogba, senza Benzema. Certo, vincere due mondiali di fila è difficile, ma per quanto visto stasera i francesi vanno perlomeno accreditati come possibili vincitori.
Una prestazione degna di una squadra campionessa in carica, una squadra molto diversa da quella che quattro anni fa ha conquistato il suo secondo titolo in Russia, ma che comunque incanta con il suo calcio e con i giovani che propone. E attenzione alla Francia anche perchè ha una rosa profondissima, con innesti superiori a molte altre squadre per qualità e quantità.
Dopo un primo spavento iniziale con il gol di Goodwin, la nazionale di Deschamps inizia subito a disegnare calcio: la squadra gioca a memoria e spesso crea importanti occasioni da gol. E infatti la rete non tarda ad arrivare. La segnano gli “italiani”: crossa Theo Hernandez, svetta Rabiot ed è 1-0.
Poco dopo completa la rimonta l’altro “italiano”, Olivier Giroud, che a porta sguarnita non può fare altro che segnare. Nella ripresa arrivano le reti della sicurezza, entrambe siglate per via aerea, prima con Mbappè e poi con Giroud, che fa doppietta. La Francia vince e convince: alzare al cielo un Mondiale è difficile, due di fila ancora di più. Ma, per quanto visto stasera, c’è da incuriosirsi.
Giuseppe Garofalo