Una tragedia che dal Trentino ha travolto le cittadine di Somma Vesuviana e Sant’Anastasia, qui all’ombra del Vesuvio. Margherita Giordano, 34 anni, insegnava alle scuole “Alfieri” di via Parma a Bolzano, ed è morta travolta da una betoniera su un incrocio maledetto, già teatro di altri incidenti, nel capoluogo trentino.
Era originaria proprio di Somma Vesuviana, Margherita, e prima di salire nel profondo Nord, viveva in un parco residenziale di via Colonnello Aliperta con il padre Salvatore Giordano, fotografo, molto conosciuto a Sant’Anastasia per lo storico studio fotografico e con la mamma, Giuseppina Castaldo, anch’essa insegnante.
L’incidente mortale in piazza Mazzini a Bolzano, teatro di un incidente identico, accaduto non più di una settimana fa, con conseguenze per fortuna meno gravi di quelle di oggi.
La dinamica di quanto accaduto evidenzia un probabile errore umano della stessa vittima dell’incidente. All’incrocio tra piazza Mazzini e corso della Libertà, il semaforo lascia scattare il verde prima per tutti i veicoli e poi quello per le bici. Margherita deve essersi confusa patendo in contemporanea con il mezzo pesante che nell’approcciare la curva l’ha inevitabilmente travolta e uccisa. Inutile l’intervento sul posto dei vigili del fuoco e dei sanitari, che hanno tentato di rianimarla per oltre mezz’ora, la donna è morta a seguito delle ferite riportate.
Proprio ieri pomeriggio il Comune aveva deciso di prendere provvedimenti e di realizzare un verde con precedenza prima per i ciclisti e poi per gli altri mezzi: “Sarebbe anche bastato dipingere di giallo i semafori per le bici in modo da evidenziare ulteriormente la lanterna dedicata alla pista ciclabile da quella degli altri veicoli”, ha dichiarato l’assessore alla mobilità del Comune di Bolzano, Stefano Fattor.
L’inaugurazione del mercatino di Natale di Bolzano è stato preceduto da un minuto di silenzio, chiesto dal sindaco Renzo Caramaschi per la 34enne rimasta vittima dell’incidente stradale di questo tristissimo pomeriggio del 24 novembre.