Bomba contro l’auto di un imprenditore che denunciò il pizzo: il boato ha scosso l’intera cittadina di San Giorgio a Cremano. L’ordigno artigianale era stato posizionato sotto il veicolo in via Pagliare. L’uomo, tempo fa, denunciò le pressioni estorsive della camorra che pretendeva il pizzo sui lavori della sua impresa edile. Quella della ritorsione da parte di clan è la pista più battuta dagli investigatori. Un episodio che segue quello avvenuto a Portici nella notte tra il 13 e il 14 novembre, quando un altro ordigno esplose davanti al bar Lux in via Roma. Anche in questo caso le indagini si orientavano sul racket.
San Giorgio a Cremano: bomba contro l’auto di un imprenditore che denunciò il pizzo
“Siamo in stretto e costante contatto con le forze dell’ordine che stanno indagando sull’accaduto ed esprimo la massima fiducia nel lavoro che stanno svolgendo. – ha detto il sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno – Come più volte fatto in precedenza, chiederò una maggiore attenzione al nostro territorio, anche aumentando gli uomini in campo per il controllo e la repressione di certi fenomeni come questo che preoccupano l’intera comunità sangiorgese”.
“La nostra terra è una mamma invecchiata e dilaniata da una grave malattia”
“Le indagini dovranno procedere celermente per capire bene le dinamiche e il messaggio che è stato voluto mandare. – ha commentato il consigliere regionale Francesco Borrelli – In ogni caso, chi denuncia non deve essere isolato ed abbandonato ma va tutelato e per farne un esempio di seguire. La nostra terra è una mamma invecchiata e dilaniata da una grave malattia che però si può curare se si vuole. La cura alla camorra si chiama Stato e cultura della legalità e dell’anti-omertà”.