Una visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Castellammare di Stabia e a Torre Annunziata: “città martoriate”, secondo Cgil, Cisl e Uil che in queste ore hanno inviato una lettera al capo dello Stato. Entrambi i Comuni vesuviani hanno subìto nei mesi scorsi lo scioglimento del consiglio comunale per presunte infiltrazioni camorristiche.
“Signor Presidente – hanno scritto i sindacalisti – Lei è oggi una delle poche persone alle quali possiamo rivolgerci sapendo di trovare un minimo di ascolto, visto che le due commissioni prefettizie che potrebbero rappresentare un’occasione di riscatto e di sviluppo del territorio, non sono disponibili ad ascoltare le nostre proposte per risvegliare queste città e programmare interventi di cui necessitano.
“Mattarella a Castellammare e Torre Annunziata”: i sindacati scrivono al capo dello Stato
Le due cittadine non hanno più nulla della loro antica tradizione industriale e gli sforzi compiuti negli ultimi trent’anni da parte delle organizzazioni sindacali e da diverse forze politiche, economiche e sociali nulla hanno potuto contro il lento degrado urbanistico, produttivo e sociale.
A niente sono valsi il Contratto d’Area del 1997, dopo il riconoscimento dell’Area di crisi nel 1993 né i Protocolli aggiuntivi e successivamente altri più moderni e aggiornati strumenti, perché ci si è dovuti scontrare con la corruzione del sistema politico e istituzionale che privilegiò rapporti e contratti con imprese interessate unicamente al flusso di denaro pubblico, realizzando false industrie destinate al fallimento non appena fosse cessato il sostegno economico.
“Una forte e aggressiva criminalità organizzata”
La presenza poi di una forte e aggressiva criminalità organizzata, capace, fin dal dopo terremoto del 1980, di incunearsi nel sistema politico istituzionale ed economico, sostituendosi alle imprese, diventando essi stessi imprenditori e finanche alla politica eleggendo propri rappresentanti istituzionali o usando nei loro confronti l’arma del ricatto e della corruzione ha aggravato la situazione.
Questo sistema criminale – si legge nella lettera – è ancora oggi presente, ancora più forte e temibile e attanaglia le due città come dimostra l’ennesimo scioglimento delle due amministrazioni comunali. Per questo Le chiediamo di darci ascolto. Nonostante la presenza della criminalità organizzata, le famiglie oneste, sono ancora la maggioranza e continuano ad aver ad avere fiducia nel futuro e nel Sistema Paese”.