Seconda giornata anche per i gruppi C e D, in un day 7 che sancisce la prima qualificazione agli ottavi di finale: è della Francia, campionessa in carica. Vince l’Argentina in una partita di grande sofferenza contro il Messico, nello stesso girone cade l’Arabia Saudita sotto i colpi dei polacchi Zielinski e Lewandowski, al primo centro in un Mondiale. Ma andiamo ad analizzare più con calma tutte le partite di oggi.
Tunisia-Australia 0-1
Vince l’Australia contro la Tunisia in un match importante dal punto di vista di una possibile quanto inaspettata qualificazione agli ottavi, un’Australia che si riscatta dopo la dura sconfitta contro la Francia.
All’Al-Janoub Stadium decide un guizzo di Mitchell Duke al minuto 23, il quale spizza di testa quanto basta su un cross deviato fortunosamente per rendere il tiro imparabile.
Unico gol della partita, che consente agli australiani di vincere una partita il cui risultato però non rispecchia pienamente quanto visto in campo: per lunghi spezzoni di gara si è vista infatti un’ottima Tunisia, costantemente a caccia del gol, che però non arriva.
Vittoria importantissima per l’Australia, una vittoria che consente di volare al secondo posto in attesa della sfida contro la Danimarca, che, per quanto difficile, sembra comunque fattibile. Basterebbe anche un pareggio con l’aiuto della Francia per ottenere una miracolosa qualificazione agli ottavi di finale.
Polonia-Arabia Saudita 2-0
Vince la Polonia, che si issa in vetta al girone C con una vittoria risicata ma allo stesso tempo essenziale contro l’Arabia Saudita, autrice di un’ottima partita, giocata a viso aperto. C’è da dire che i verdi meritavano sicuramente qualcosa in più.
A portare avanti la Polonia è l’azzurro Piotr Zielinski, che a porta sguarnita deposita in rete, approfittando dei primi spazi aperti della retroguardia araba dopo una prima mezz’ora ad altissima intensità da parte degli uomini di Hervè Renard.
L’Arabia continua a giocare la sua partita, ma deve fare i conti con un insuperabile Szczesny, che si rende protagonista del match neutralizzando anche un calcio di rigore. Sembra una di quelle partite maledette, dopo il rigore sbagliato si ha la conferma.
Poi arriva il momento tanto atteso, il momento del re: Robert Lewandowski, 76 gol con la Polonia, mai a segno in un Mondiale, riesce finalmente a coronare il sogno. Sbavatura difensiva degli arabi, Lewa approfitta e fa 2-0. Lacrime di gioia per un gol atteso da anni, un gol che sembrava non arrivare più. E la Polonia festeggia il doppio.
Francia-Danimarca 2-1
Vittoria di mentalità, cuore e talento da parte della Francia, che occupa il primo slot disponibile dei 16 validi per gli ottavi di finale. Francia che rischia, ma che trova in Mbappè la sua guida verso il prossimo turno.
Mito sfatato, quindi: per tre Mondiali di seguito la campionessa in carica era uscita alla fase a gironi dell’edizione successiva, ma i francesi riescono a porre fine a un tabù spietato, che ha colpito per prima la nostra nazionale.
Dopo un’ora a tinte prevalentemente blu con squilli a intermittenza dei danesi, la Francia va avanti con Kilyan Mbappè, che combina alla perfezione con Theo Hernandez e deposita alle spalle di Schmeichel. Dura 7 minuti il vantaggio francese, spezzato da Christensen che, davanti a Lloris, non si fa pregare e gonfia la rete.
Danimarca che prova a conquistare un punto d’oro, ma Mbappè non è d’accordo: l’attaccante del PSG scatta sul filo del fuorigioco e corregge il tiro-cross di Griezmann. La Francia è agli ottavi di finale. Chapeau, monsieur Mbappè.
Argentina-Messico 2-0
Il giorno dopo il secondo anniversario della morte di Diego Maradona, l’Argentina ricorda così il suo Dio: lo ricorda con la prima vittoria a Qatar 2022, tre punti di importanza vitale, che portano l’Albiceleste al momentaneo secondo posto.
Argentina guidata dall’alto dal suo 10 passato e in campo dal suo 10 presente: prestazione autorevole di Lionel Messi, che si prende in spalla la squadra e la trascina alla vittoria con la sua infinita classe.
E’ proprio suo il gol del vantaggio: dopo una gran giocata di Di Maria, Leo disegna un sinistro rasoterra mozzafiato. Palla che si insacca all’angolino dopo aver preso una traiettoria imprendibile per Ochoa.
Il raddoppio arriva al minuto 87, dopo una ventina di minuti sotto il controllo argentino, lo firma il subentrato Enzo Fernandez, che si inventa una parabola di destro strepitosa. Il gol di Leo Messi è fantastico, ma quello del gioiellino del Benfica è qualcosa fuori da ogni logica. E l’Argentina torna sulla retta via dopo la figuraccia iniziale.
Giuseppe Garofalo