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Subito al lavoro il nuovo commissario straordinario per la Protezione civile ad Ischia Giovanni Legnini, a pochi giorni dalla frana che ha colpito il Comune di Casamicciola. Legnini, già commissario per la ricostruzione post terremoto dell’isola, è stato nominato ieri sera dal Dipartimento che fa capo al ministro Nello Musumeci, d’intesa con la Regione Campania.

“Un commissario già dotato di struttura tecnica, per l’incarico in atto ricoperto, ci è apparsa la scelta più pertinente dal punto di vista tecnico e logistico. Dovrà mettersi al lavoro per affrontare, d’intesa con il nostro Dipartimento nazionale, gli adempimenti che la legge gli affida”, ha detto Musumeci.

Frana di Ischia, da oggi al lavoro il commissario straordinario Giovanni Legnini

Tecnici e Protezione civile, intanto, sono al lavoro a Casamicciola Terme per definire la nuova perimetrazione della zona rossa in vista di una nuova allerta meteo. Si attende tra domani e sabato un’altra ondata di maltempo che potrebbe provocare nuovi disagi. La zona dovrebbe avere confini più ampi rispetto a quella attuale.

La Prefettura di Napoli è al lavoro per definire entro il fine settimana, come ha detto il prefetto Claudio Palomba, per definire il Piano speditivo di emergenza di cui Casamicciola non era provvisto. Al Centro di coordinamento dei soccorsi, a Casamicciola, si sta anche approntando il piano di una eventuale evacuazione. In alcuni alberghi sono già state portate coperte e altri sussidi da usare in caso di emergenza.

Manfredi: “Il primo agente della protezione civile è il cittadino stesso”

“Purtroppo la percezione del rischio da parte dei cittadini, che non è solo un problema del Sud Italia, è molto bassa. È un fatto culturale. Ed è un grande problema: chi conosce questi temi che io ho studiato per tanti anni sa che il primo agente della protezione civile è il cittadino stesso. Quindi se non è consapevole dei rischi che corre è molto difficile garantirne la sicurezza”. Così al Corriere della Sera il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, commentando la foto della villetta di Ischia sospesa sul burrone che ha fatto il giro del mondo.

Ma perché non si agisce a monte con interventi sul rischio idrogeologico? “Si tratta – risponde Manfredi – di interventi che richiedono decine di autorizzazioni e di passaggi e poi spesso le aree in cui si deve intervenire sono private e quindi se si procede agli espropri i proprietari fanno ricorso. Insomma, tutto è rallentato dalla burocrazia. Il governo dovrebbe procedere a una grande semplificazione perché è pazzesco che si aspettino anni e anni per interventi che impattano sulla sicurezza della collettività”.

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