sara aiello processo marito assolto

E’ stato assolto Massimo Marano, marito della 36enne Sara Aiello, originaria di Pimonte, morta nel letto di casa a Pompei nel 2015 in seguito ad un malore. Si è concluso il processo che vedeva imputato il 43enne originario di Pompei, con la sentenza emessa dai magistrati del tribunale di Torre Annunziata. Un processo a tempo di record, per evitare la prescrizione che sarebbe scattata oggi.

Pimonte, morte di Sara Aiello: assolto il marito. “Il fatto non sussiste”

Marano è stato assolto dall’accusa di omicidio colposo: per i magistrati non ha avuto responsabilità nella tragica morte della consorte. Il 43enne filmò le drammatiche fasi del malore avvertito da Sara Aiello, così come gli aveva consigliato un medico cardiologo, al fine di valutare meglio la terapia d’intervento. “Assolto perché il fatto non sussiste”.

La morte di Sara Aiello risale alla notte del 3 giugno 2015

Con questa motivazione il giudice monocratico del tribunale oplontino, Maria Camodeca, ha assolto Marano. La morte di Sara Aiello risale alla notte del 3 giugno 2015. A 7 anni e mezzo da quel tragico evento, a poche ore dalla prescrizione, arriva la sentenza che chiude il caso. Il giudice ha accolto la tesi difensiva, sostenuta dagli avvocati Francesco Cappiello e Giuseppe Petrosino, e sposata dalla stessa procura che, tramite il pm Emilio Prisco, aveva chiesto l’assoluzione di Marano.

Sara Aiello, giovane mamma di Pimonte, è deceduta sette anni e mezzo fa a Pompei, dove viveva con il marito ed i figli. La donna soffriva di disturbi che le provocavano continui svenimenti. Interpellati vari specialisti, nessuno ha mai compreso quale fosse la patologia, se di questo si trattava, di cui soffriva Sara. Marano, la notte tra il 2 ed il 3 giugno 2015, stava riprendendo con il proprio smartphone uno di questi “attacchi”.

Il video degli ultimi istanti di vita della donna

Purtroppo, però, sarebbe stato l’ultimo: il marito stava filmando gli ultimi istanti di vita della moglie. Successivamente è stato chiarito che il video era stato fatto su consiglio di uno dei medici che avevano in cura la donna. I familiari di Sara avevano però presentato denuncia contro l’uomo per chiarire tutti gli aspetti della vicenda.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
Precedente“Uno sguardo sulla natura”, al via oggi a Pompei la mostra di Aristide Aprea
SuccessivoA Castellammare di Stabia la prima edizione dell’International Sport Film Festival
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.