Natale al “buio” a Torre Annunziata, il Comune impone ai commercianti di togliere anche le luminarie “fai da te”. Un vero caso scoppiato nella città di Torre Annunziata, un Comune già sciolto per infiltrazione camorristica e che, per giunta, vivrà pure al buio le feste di Natale. Una querelle che ha infine mandato su tutte le furie il presidente della locale Confcommercio, Giuseppe Manto, che ha così rassegnato le sue dimissioni dalla carica di coordinatore territoriale dell’associazione di categoria. “Si è trattato dell’ennesimo schiaffo che la categoria che rappresento ha subito – spiega Manto, sentito al telefono – Torre Annunziata è una città senza speranza. Questo è l’ultimo affronto. È una vergogna”.
Natale “al buio” a Torre Annunziata: il Comune impone ai commercianti di togliere le luminarie
“Anche quest’anno – prosegue Manto nell’intervista rilasciataci – l’amministrazione comunale ha deciso di non installare le luminarie. Per questo motivo, noi commercianti avevamo almeno deciso di illuminare a nostre spese almeno l’esterno, le vetrine dei negozi”. Da qui, dunque, sopratutto i commercianti della zona sud di Torre Annunziata, la più antica e depressa economicamente, avevano raccolto circa 1100 euro ciascuno per poter rendere meno spoglio e triste il Natale 2022 in città. “Oggi (ieri per chi legge ndr) alcune forze dell’ordine hanno imposto ai commercianti di smantellare le luci fuori ai negozi”. L’ordine sarebbe partito direttamente dall’ufficio Suap del Comune perchè “ciascun imprenditore – chiarisce l’ormai ex presidente di Confcommercio – avrebbe dovuto richiedere un’autorizzazione specifica”.
Il paradosso
Ma c’è ben altro. “Nessun commerciante era a conoscenza di tale necessità perché il paradosso è che neppure il Suap è stato in grado di mostrarci l’apposito regolamento comunale vigente in materia” denuncia Manto. Tant’è che l’amministrazione comunale – secondo alcune indiscrezioni – starebbe ora provando a mettere una “pezza” in extremis, dotandosi nelle ultime ore di un regolamento ad hoc “preso a prestito” da altre amministrazioni comunali anche del Nord (in pole ci sarebbe il regolamento del Comune di Padova ndr).
L’allarme di Confcommercio
“Torre Annunziata è ormai un paese mortificato dall’incuria e dall’abbandono” conclude Manto. Queste sono infatti le sue ultime parole da coordinatore territoriale di Confcommercio. L’allarme, in vista del prossimo Natale, è però anche nazionale, investendo il tema dei consumi e dell’ultima crisi economica. Quest’anno la spesa per i regali scenderà infatti, in Italia, a 157 euro a testa: la più bassa da un decennio. A certificarlo è un rapporto confezionato proprio dall’ufficio studi di Confcommercio. Sale infatti sui consumi l’impatto dell’energia, che insieme alle tasse (Imu, Ici, Tasi, tasse auto, canone Rai) portano via 13,5 miliardi di cui 6 per le bollette. I consumi medi da 13esima per famiglia – secondo il calcolo Confcommercio – scendono a 1532 euro in termini reali, dai 1680 del 2021, ai minimi da 15 anni.
Salvatore Piro