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Castellammare, salta il confronto: lunedì sciopero e sit-in degli operatori ecologici

La fumata è nera: i commissari prefettizi non ricevono la delegazione di operatori ecologici e i sindacati organizzano un sit-in sotto Palazzo Farnese, sede del Comune di Castellammare di Stabia. La clamorosa manifestazione di protesta andrà in scena lunedì mattina, in concomitanza con lo sciopero della raccolta differenziata che lascerà le strade cittadine con i rifiuti a terra.

Castellammare, salta il confronto: lunedì sciopero e sit-in degli operatori ecologici

Una situazione che, con il trascorrere dei giorni e in prossimità delle festività natalizie, diventa sempre più tesa. A decretare lo scontro tra Comune e sindacati è il nuovo bando quinquennale sui rifiuti, che prevede il taglio di almeno 26 lavoratori. Nella nuova pianta organica, infatti, il numero degli operatori ecologici previsti dall’appalto scenderà dagli attuali 174 a 148. I rappresentanti sindacali di Cgil, Uil e Fiadel hanno annunciato il presidio sotto al Comune, che vedrà la presenza di tutti i lavoratori del settore.

Una protesta in concomitanza con lo sciopero, per sensibilizzare i commissari ad accogliere la delegazione sindacale dei dipendenti del servizio di nettezza urbana. Ma si prevede un Natale carico di tensione sotto questo versante, dal momento che dai commissari prefettizi non giungono segnali che possano paventare una riapertura del dialogo. Anzi, i lavoratori non sono stati nemmeno ricevuti nelle stanze del Comune. E questa è stata la scintilla che ha arroventato ulteriormente il clima.

Rischio licenziamenti: a breve l’apertura delle buste

Il Natale così potrebbe portare 26 licenziamenti in città ed allargare una crisi sociale, economica e occupazionale che è già molto grave. Nei prossimi giorni, intanto, si terrà l’apertura delle buste relative alle offerte presentate all’esito del bando, che era stata programmata per lo scorso 6 dicembre ed è stata poi rinviata di sette o dieci giorni a seguito delle polemiche che avevano avuto luogo di recente.

“La nota che abbiamo inoltrato nei giorni scorsi – affermano i vertici delle organizzazioni sindacali – avrebbe prodotto un’opportuna riflessione da parte dei commissari e dei dirigenti, che evidentemente si sono presi un po’ di tempo per valutare tutto. – sostengono le organizzazioni sindacali – Ora chiediamo che sia assicurata la massima trasparenza nella procedura e che le buste vengano aperte alla presenza dei rappresentanti delle ditte che hanno presentato le offerte”. Ma i margini per la riapertura della trattativa sembrano ormai ridotti al lumicino. E quella di domani potrebbe essere soltanto la prima giornata di tensione di una lunga serie.

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