Se ne va così, alle porte del Natale 2022, uno dei lottatori veri del calcio internazionale, uno che non ha mai mostrato un attimo di cedimento sul campo di gioco ed in panchina, neppure quando la malattia lo ha stravolto, questo è il nostro ultimo saluto ed addio a Siniša Mihajlović.
L’ex allenatore del Bologna, morto oggi a 53 anni, aveva fatto sapere della leucemia nella conferenza stampa del 13 luglio 2019. A fine ottobre, sempre dell’anno 2019, era stato sottoposto a trapianto di midollo osseo presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Il serbo il 22 novembre 2022 dà le sue dimissioni.
I campioni sportivi sono così, come dei supereroi, vengono visti alle volte come degli immortali, per chi li guarda la domenica allo stadio o in tv, per chi li segue da vicino e ci ha a che fare quotidianamente. Si tende a non pensare mai che debbano anche loro, prima o poi, lasciare questa vita.
Agli occhi del pubblico gli atleti sono esseri speciali, invincibili, resistenti a tutto e a tutti. Nel caso di Mihajlović parliamo di un uomo allenatore ed ex atleta. Ma come è corretto dire: l’atleta non è un vero atleta se prima non diventa e dimostra di essere un vero uomo.
La famiglia dell’ex tecnico del Bologna Calcio, come leggiamo dal comunicato pubblicato sul sito della Fiorentina, la definisce “morte ingiusta“. Mai definizione fu più corretta, pertanto non possiamo fare altro che sposare i termini ed affermare anche noi che si tratta di una “morte ingiusta”.
Arrivano veloci i pensieri e le condoglianze dal mondo dello sport, da quello della politica, dalle istituzioni sportive e statali, ma anche dalle organizzazioni di volontariato, etc. Ne riportiamo qualcuno.
Save the children scrive: “Dobbiamo lasciarti andare, ma il ricordo di tutta la tua sensibilità e il tuo impegno a favore dei bambini lo terremo sempre stretto a noi. Grazie di cuore per essere stato al nostro fianco ❤ #Mihajlovic”.
La Lega Serie A: “La Lega Serie A è profondamente addolorata per la scomparsa di Siniša Mihajlović, icona di calcio e di vita. La sua classe purissima come calciatore e allenatore, la sua forza e la sua umanità sono un esempio che lascia un solco indelebile nel calcio italiano e mondiale”.
Il premier italiano Giorgia Meloni: “Hai lottato come un leone in campo e nella vita. Sei stato esempio e hai dato coraggio a molti che si trovano ad affrontare la malattia. Ti hanno descritto come un sergente di ferro, hai dimostrato di avere un gran cuore. Sei e resterai sempre un vincente. A Dio Sinisa Mihajlovic”.
Il comunicato della famiglia
“La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessndro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato”.
Andrea Ippolito