Ai XXXIV Giochi Nazionali Invernali Special Olympics la storia di Sara Matteucci è un esempio. Le gare sono in corso a Sappada per dimostrare capacità e talenti e per vincere stereotipi e pregiudizi.
Da oggi si è entrati nel vivo dei XXXIV Giochi Nazionali Invernali Special Olympics in corso a Sappada fino a domenica 18 Dicembre. Questa mattina sono iniziate le gare ufficiali e le prime premiazioni: oltre 300 Atleti, provenienti da tutta Italia, sono scesi in pista per dare il meglio di sé nello sci nordico e nella corsa con le racchette da neve. I XXXIV Giochi Nazionali Invernali Special Olympics riprenderanno nel mese di marzo 2023, dal 12 al 16 a Bardonecchia, località che ospiterà le discipline di sci alpino, snowboard e per la prima volta la danza sportiva.
Lo Sport Unificato è da sempre per Special Olympics, in questo senso, lo strumento ideale per generare rispetto ed inclusione. Ed è per questo che, anche in occasione di questi Giochi Nazionali Invernali, atleti con e senza disabilità intellettive avranno l’opportunità di gareggiare insieme, nella stessa squadra, sia nella corsa con le racchette da neve e sia nello sci di fondo.
L’opportunità offerta alle persone con disabilità intellettiva
Si tratta di un evento la cui grandezza risiede non soltanto nell’opportunità offerta alle persone con disabilità intellettiva di ogni età di mettere in luce le proprie capacità attraverso lo sport, ma anche in quella, rivolta alla comunità intera, di abbattere stereotipi e pregiudizi. Come in tutte le edizioni precedenti è stato svolto un grande lavoro di sensibilizzazione e coinvolgimento di 90 volontari provenienti dalle scuole sul territorio che partecipano ai Giochi per tifare gli Atleti e supportare l’organizzazione in un clima di sport inclusivo e, non ultimo, per offrire una prospettiva sul futuro possibile fatto di una cultura sedimentata e aperta all’accoglienza.
Spettatori, a volte increduli, dei benefici che lo sport porta nella vita delle persone con disabilità intellettive sono proprio genitori e familiari.
Le parole di Raffaello Matteucci
Giochi Nazionali Invernali Special Olympics: la storia di Sara Matteucci
“Da quando ha iniziato a fare sport con il Team Special Olympics L’Allegra Brigata a Lucca – racconta Raffaello Matteucci, papà a bordo pista – per Sara si sono aperte tantissime porte, opportunità sportive, ricreative e di crescita tanto che, in breve tempo, questo prezioso spazio è diventato parte integrante, fondamentale, della sua vita. Sara si è letteralmente appassionata allo sport, mettendosi alla prova in diverse discipline. La sua crescita è stata esponenziale, quanto per noi inaspettata. In termini di autonomia personale, di consapevolezza, di rispetto delle regole e di un sano spirito agonistico. Sara è un’Atleta.
Opportunità di stringere importanti amicizie
Il mondo Special Olympics le ha dato anche l’opportunità di stringere importanti amicizie, la possibilità di uscire dall’ambiente protetto della famiglia e partire anche per settimane per le sue competizioni. Al ritorno da ogni evento, esibisce sempre con orgoglio e gioia, le medaglie vinte, a prescindere se siano d’oro, d’argento, di bronzo o di partecipazione.
Così mentre ogni atleta in gara è in sfida diretta con i propri limiti, chiunque abbia l’opportunità di ammirarlo ha la possibilità di abbattere i suoi, diventando agente attivo di un cambiamento di prospettiva, una rivoluzione culturale a favore dell’inclusione. È da sempre questo il traguardo più importante e ambizioso che il Movimento Special Olympics si prefigge: quello culturale. Il valore della medaglia sul podio è importante per ciascun atleta, per questo viene sempre messo nelle condizioni di poter vincere a prescindere dal grado di abilità che possiede, ma certamente il suo valore va oltre il momento sportivo per diffondersi sulla comunità intera.
Domani, alla Baita Pista Nera di Sappada, alle ore 21.00, si svolgerà la Festa di Chiusura. L’indomani mattina, domenica 18 Dicembre, le ultime gare e le premiazioni finali.