A Napoli si è rinnovato il miracolo di San Gennaro. Alle ore 10.56 di questa mattina, il sangue di San Gennaro si è sciolto nella Cappella del Tesoro. Dopo le date del 30 aprile e quella del 19 settembre, si è compiuto l’ultimo prodigio dell’anno.

E’ quello ripetutosi oggi il miracolo detto “laico”, perchè viene celebrato nella Cappella del Tesoro di San Gennaro, gestita dalla Deputazione, istituzione laica nata nel 1537 per un voto della città al patrono. E accade nella terza data dell’anno che celebra il vescovo martire e il suo status di protettore di Napoli, ricordando il 16 dicembre 1631, quando l’esposizione al Ponte dei Granili, in direzione del Vesuvio, che era in eruzione, del busto di San Gennaro fermò la lava che minacciava di distruggere la città.

Le ampolle con le reliquie sacre, questa mattina, erano state prelevate dalla cassaforte intorno alle 9 e il sangue era apparso solido: dopo circa due ore il sangue era ancora in grumi. Una volta esposta all’adorazione dei fedeli, la teca ha iniziato a muoversi fino alla vera e propria liquefazione, poco prima delle 11.

Il prodigio è stato accompagnato dagli applausi dei tanti fedeli presenti, che fin dalla mattina presto si sono riuniti in preghiera insieme alle voci delle “parenti” di San Gennaro, che sedute in prima fila hanno esortato con canti e invocazioni il Santo Patrono a non tardare il miracolo.

Alla Santa Messa presieduta dall’Abate Tesoriere Prelato Monsignor Vincenzo De Gregorio erano presenti l’assessore al Turismo Teresa Armato in rappresentanza del sindaco che è anche Presidente della Deputazione, l’organismo laico che ha organizzato la celebrazione odierna e che ha il compito di promuovere il culto di San Gennaro, di tutelarne le Reliquie e di custodire l’inestimabile patrimonio del Tesoro.

Come prevede il rito, il prodigio e’ stato salutato con lo sventolio di un fazzoletto bianco da parte di un membro della Deputazione di San Gennaro e dagli applausi e dalle preghiere dei fedeli.

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