Avevano inseguito e colpito un tifoso dell’Ajax con calci, pugni ed un’arma da taglio quattro napoletani raggiungi in queste ore da provvedimenti di Daspo emessi dalla Questura di Napoli. Un altro, colpito dallo stesso Divieto di accesso alle manifestazioni sportive si era reso responsabile di gravi disordini in occasione delle proteste del 23 ottobre 2020 contro le misure di contenimento della pandemia.
Tifo violento, disordini alla protesta contro il lockdown e risse: emessi a Napoli 14 Daspo
Sono alcune delle attività effettuate questa mattina dalla Questura di Napoli. Il Daspo è stato emesso per periodi dai 3 ai 4 anni, nei confronti di altrettanti tifosi napoletani, di 19, 26, 42 e 45 anni, indagati per associazione per delinquere, lesioni personali aggravate e porto di armi od oggetti atti ad offendere in quanto presunti organizzatori di un’aggressione nei pressi di un bar di via dei Tribunali nei confronti di un tifoso olandese.
Lo scorso 11 ottobre, prima dell’incontro di calcio Napoli-Ajax, disputatosi presso lo stadio “Diego Armando Maradona”, la vittima, inseguita da un gruppo di tifosi partenopei, aveva tentato di rifugiarsi nel bar ma era stata raggiunta e trascinata fuori da alcuni di essi che l’avevano poi colpita con calci, pugni e con un’arma da taglio.
La rissa del 16 giugno 2021
Ancora, cinque provvedimenti, per periodi da uno a 4 anni, sono stati adottati nei confronti di altrettante persone, tra i 18 e i 44 anni, di cui 3 erano state denunciate per rissa il 16 giugno 2021. Una era stata denunciata per porto di armi od oggetti atti ad offendere il 23 maggio 2019 ed un’altra era stata sottoposta a fermo di pg lo scorso 27 ottobre per rapina.
Altri 4 Daspo, per periodi da uno a 4 anni, sono stati irrogati nei confronti di altrettante persone, tra i 22 e i 44 anni, di cui una è stata condannata per violazioni in materia di stupefacenti, una per rapina aggravata e lesioni personali e due per porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Il caso delle proteste contro le misure di contenimento
Infine, un altro provvedimento, della durata di 5 anni, è stato emesso nei confronti di un 37enne napoletano che, in occasione di una manifestazione svoltasi a Napoli il 23 ottobre 2020 contro le misure di contenimento della pandemia da Covid-19, si era reso responsabile di gravi disordini ed era stato denunciato per vari reati aggravati dalla finalità terroristica e dal metodo mafioso.