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Castellammare, ok per i progetti sui beni confiscati alla camorra. Ma è l’ennesimo paradosso

Una pioggia di euro in arrivo dal Pnrr nella città stabiese: sono quattro i progetti per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie presentati dal Comune di Castellammare di Stabia e approvati nell’ambito del Pnrr – Next Generation Eu. Si tratta di un centro di orientamento professionale e scolastico; un centro aggregativo giovanile; un info – point e sportello di accesso sociale; un centro polifunzionale giovanile educativo.

Castellammare, ok per i progetti sui beni confiscati alla camorra. Ma è l’ennesimo paradosso

L’ammontare del finanziamento è di circa 3 milioni di euro. I progetti riguardanti i beni confiscati sono stati elaborati dal Settore Patrimonio dell’Ente di Palazzo Farnese ed in particolare dal dottor Antonio Arzillo, responsabile dell’ufficio comunale per i beni confiscati. L’ennesimo paradosso registrato a Castellammare di Stabia, premiata nella graduatoria nazionale dei progetti presentati e seconda in Campania solo a Napoli.

I progetti per il riutilizzo dei beni

I progetti per il riutilizzo dei beni sono frutto soprattutto del lavoro svolto dalla passata amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Cimmino, sciolta però presunte infiltrazioni camorristiche, e stando al lavoro svolto dalla commissione d’accesso prefettizia proprio sulle strutture confiscate erano state registrate delle anomalie. La stessa nomina di Arzillo, già consulente anche della commissione parlamentare antimafia, è avvenuta molto tempo prima dello scioglimento.

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