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Slittano ad inizio 2023 le sentenze sul ricorso relativo allo scioglimento del consiglio comunale e sull’incandidabilità di 14 politici di Castellammare di Stabia. E’ quanto deciso ieri mattina dai giudici del Tar Lazio, al termine di un’udienza flash per discutere del ricorso presentato dall’ex amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Cimmino. Il centrodestra chiede l’annullamento della decisione del Viminale, risalente allo scorso febbraio, che mise fine all’esperienza amministrativa.

Castellammare, ricorso contro lo scioglimento del consiglio comunale: attesa per la decisione del Tar

E proprio dalla decisione del Tar potrebbe dipendere anche la sentenza dei magistrati di Torre Annunziata, chiamati a decidere sull’incandidabilità dello stesso Cimmino e di altri 13 politici, tra cui ex assessori e consiglieri e anche alcuni rappresentanti delle opposizioni. Una città, quella stabiese, che è dunque al bivio sul fronte politico e istituzionale: entro poche settimane si saprà se sarà confermato lo scioglimento, oppure se il Tar ribalterà la scelta del Viminale con il ritorno in carica dell’ex amministrazione fino alla scadenza naturale.

Gli equilibri futuri politici cittadini

Una decisione che determinerà inevitabilmente anche gli equilibri futuri politici cittadini, con un occhio particolare rivolto alle prossime elezioni amministrative. In caso di conferma dello scioglimento, si aprirà una vera e propria rivoluzione all’interno del centrodestra stabiese. Con Cimmino fuori dai giochi, a contendersi la leadership potrebbero essere Luigi Bobbio (già sindaco di Castellammare e magistrato, ritenuto vicino a Fratelli d’Italia) e Massimo De Angelis (candidato sindaco alle scorse comunali di una coalizione civica sostenuta anche dal Partito Democratico).

Se invece il Tar Lazio ribalterà la scelta del Viminale, ma soprattutto se il tribunale oplontino esprimerà parere negativo sull’incandidabilità, Cimmino potrebbe ritentare a mettere insieme il centrodestra intorno al suo nome. E sono giorni di frenetica attesa anche per il centrosinistra, che punta alla costituzione del campo largo per riconquistare Palazzo Farnese. L’obiettivo è quello di formare una maxi – coalizione guidata dal Pd, a cui si uniranno il Terzo Polo, il Movimento 5 Stelle e anche l’area di sinistra rappresentata dall’ex sindaco Salvatore Vozza.

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