Nessuno dei cinque progetti per il riutilizzo dei beni confiscati alla camorra presentati dall’amministrazione di Sant’Antimo è stato ammesso al finanziamento ex fondi Pnrr. Ne dà notizia il capogruppo di Nuova Sant’Antimo Edoardo D’Antonio che già a fine novembre aveva denunciato pubblicamente le carenze documentali malgrado le quali i progetti erano stati iscritti all’ordine del giorno della seduta di Consiglio Comunale per l’approvazione, poi ratificati a maggioranza.

“Siamo seriamente preoccupati e non solo perché mentre le altre amministrazioni comunali campane fanno il pieno di finanziamenti per il recupero di questi preziosi strumenti di legalità e lavoro – sottolinea D’Antonio -: il fatto che da aprile ad oggi l’amministrazione non abbia ritenuto di dover muovere un dito e la presunzione con cui la stessa ha respinto i nostri rilievi e sbeffeggiato le nostre denunce, comincia a farci seriamente a dubitare che questo fallimento non sia ascrivibile a sola incompetenza o sciatteria amministrativa”.

“Rinnoviamo l’appello al Prefetto di Napoli affinché prenda in seria considerazione il nostro recente esposto”, conclude D’Antonio.

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