Scandalo “bolli falsi” al Tribunale di Torre Annunziata, 25 avvocati prosciolti in sede disciplinare. A circa tre anni dalla richiesta di rinvio a giudizio per 25 degli oltre 100 legali di Pompei, Torre Annunziata, Gragnano e Castellammare di Stabia, inizialmente travolti dalla mega-indagine sulle presunte marche da bollo contraffatte per valori taroccati da circa 150 mila euro, il procedimento disciplinare aperto in merito dal Consiglio distrettuale di disciplina forense di Napoli è finalmente giunto a conclusione.
Scandalo “bolli falsi” al Tribunale di Torre Annunziata: 25 avvocati prosciolti in sede disciplinare
Tutti gli avvocati travolti dall’inchiesta sono stati infatti prosciolti perché non direttamente collegati a un falsario, quindi avrebbero “agito in buona fede”. Andando a ritroso, lo scandalo scoppiò dopo varie segnalazioni pervenute nel 2013 alla Procura della Repubblica. Centinaia e in molti casi eccellenti i nomi degli avvocati di Napoli, Castellammare di Stabia, Gragnano, Portici, Pompei, Poggiomarino, anche Scafati, finiti originariamente al centro dell’indagine.
Marche da bollo e titoli fasulli
A settembre del 2018 uscirono definitivamente dalla “scena” penale 101 indagati: ricevettero “in buona fede” i marchi contraffatti. In 25 avrebbero invece acquistato centinaia di bolli oggetto di falsificazione “facendone poi uso – secondo l’accusa – apponendo i bolli su atti giudiziari” e così inducendo in “errore il personale di cancelleria” quindi “procurando per sé o altri un ingiusto profitto”. Ad alcuni imputati viene contestato l’uso di marche da bollo per poco più di mille euro. Altri, sono accusati di aver utilizzato o smerciato titoli fasulli per un totale di circa 57mila euro.
Sono appena 25 gli avvocati che comunque sono già finiti sotto processo. Per tutti, ora, è però arrivato un atteso proscioglimento. Almeno in sede disciplinare. Le toghe travolte dallo scandalo rischiavano – come massima sanzione – addirittura la radiazione dall’albo.
Salvatore Piro
(Foto di LEANDRO AGUILAR da Pixabay)