La Solfatara era sotto sequestro dal 12 settembre 2017, quando era di proprietà e gestione privata. Il provvedimento era seguito al tragico incidente che portò alla morte di tre turisti veneti: Massimiliano e Tiziana Carrer e il loro figlio Lorenzo di 11 anni, in visita al sito, furono inghiottiti da una voragine che si aprì nel terreno. Riuscì a salvarsi soltanto un altro bimbo di 7 anni.

Con la firma del verbale di dissequestro della Solfatara, dopo l’atto ufficiale della magistratura e l’affidamento delle chiavi dell’area al responsabile dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, Massimo D’Antonio, si avvia l’interlocuzione tra Comune di Pozzuoli e l’Ente Parco finalizzata alla messa in sicurezza e fruizione di uno dei geositi più interessanti a livello mondiale.

Garantire in breve tempo la fruizione di un luogo unico al mondo

In primo grado, fu stata inflitta una condanna a sei anni di carcere per il 73enne legale rappresentante della «Vulcano Solfatara Srl» Giorgio Angarano, e disposte un’ammenda di 172mila euro e la confisca a favore del demanio statale del sito vulcanico.

La svolta per la Solfatara arriva dopo l’ok al piano di messa in sicurezza dei sentieri redatto dal presidente del Parco Regionale dei Campi Flegrei, Francesco Maisto: la procura di Napoli ha accolto la richiesta e ha concesso 60 giorni per ultimare questi interventi che consentirebbero di riaprire in sicurezza dopo più di 5 anni buona parte dei 33 ettari di fumarole e mofete del geosito tra i più celebri del mondo.

Una svolta per il prezioso sito vulcanico: le dichiarazioni

“Il dialogo e la collaborazione tra istituzioni hanno consentito questo straordinario risultato – spiega Gigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli – siamo tutti intenzionati a garantire in breve tempo la fruizione di un luogo unico al mondo. Garantire la sicurezza di tutti i futuri visitatori è la priorità per tutti noi”.

“La Solfatara rappresenta il polo centrale del sistema vulcanologico flegreo e campano – sottolinea Francesco Maisto, presidente del parco – il progetto di messa in sicurezza e fruizione, che ho redatto per l’ente, tiene conto delle specificità dell’area e della sua valorizzazione in termini di turismo sostenibile. Con la Solfatara si arricchisce e si qualifica l’intero territorio dei Campi Flegrei, un ecosistema culturale unico al mondo”.

“Pozzuoli è da sempre legata all’identità, unica al mondo, della sua terra vulcanica, aprire la Solfatara – aggiunge Filippo Monaco, assessore al Turismo del Comune di Pozzuoli – significa che possiamo considerare fruibile un sito che per le sue caratteristiche potrebbe essere visitato da turisti di tutto il mondo. E’ come se fosse un grande museo vulcanico, dove è possibile vedere da vicino ciò che accade alla terra che bolle. Siamo lieti che questo avvenga”.

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