E’ morto poche ore fa Roberto Bembo, il 21enne accoltellato la mattina di Capodanno nel parcheggio di un bar in via Nazionale Torrette a Mercogliano, in provincia di Avellino. Esaurito il periodo di osservazione di sei ore, previsto dai protocolli, il collegio medico dell’Unità di rianimazione dell’ospedale “Moscati” ha accertato la morte cerebrale del giovane.
Avellino, accoltellato in un parcheggio la mattina di Capodanno: muore 21enne
Nei pressi dell’azienda ospedaliera si sono radunate un centinaio di persone, amici di Roberto che svolgeva servizio civile preso il Comune di Mercogliano e dei suoi genitori, che risiedono ad Avellino. Dopo aver combattuto per dodici giorni, la forte fibra del giovane non ha retto alle ferite riportate nella rissa, esplosa per futili motivi di parcheggio. Tre coltellate alla schiena, all’addome e al collo infertegli da Nico Iannuzzi, 23 anni, di Avellino, dopo i colpi al volto con un tirapugni da parte di Luca Sciarrillo, anch’egli 23enne.
I presunti responsabili si sono costituiti la sera stessa
I due giovani si sono costituiti la sera stessa di quella domenica agli agenti della squadra mobile di Avellino e subito dopo sono stati portati in carcere. Nel corso dell’udienza di convalida, hanno ricostruito la vicenda davanti al gip ammettendo le loro responsabilità, enfatizzando però la tesi della provocazione subìta.
Con la morte di Roberto, l’accusa di tentato omicidio si trasforma ora in omicidio. Sarà il pm Vincenzo Toscano a definire il nuovo capo di imputazione sul quale dovrà poi pronunciarsi il gip, Paolo Cassano. Resta da chiarire la posizione di un terzo indagato, Daniele Sciarrillo, 30 anni, fratello di Luca, che sarebbe stato presente alla rissa. La sera del primo dell’anno, nel corso di una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti e posto agli arresti domiciliari. Contestualmente gli inquirenti lo hanno iscritto, a piede libero, nel registro degli indagati con l’accusa di concorso in tentato omicidio.