Al “Diego Armando Maradona” di Napoli andrà in scena una partita sentitissima, sia per l’attuale classifica, che per la forte rivalità che vi è tra entrambe le tifoserie. Napoli e Juventus hanno in rosa grandi campioni e hanno visto con le loro rispettive casacche delle leggende del “pallone”. Ci sono poi calciatori che hanno vestito entrambe le maglie e con cui hanno lasciato nel bene o nel male un segno nella storia dei due club.

Gonzalo Higuain

Non potevamo non iniziare questa classifica con l’ultimo in ordine cronologico. Il Pipita nell’estate del 2016 è passato dal Napoli alla Juve scatenando la rabbia dei tifosi partenopei; per lui, in azzurro, tre anni culminati nella stagione dei record 2015/2016, 36 gol in serie A, miglior marcatore in un singolo campionato nella massima serie italiana. A Torino è rimasto dal 2016 al 2020, con in mezzo i prestiti a Milan e Chelsea, in bianconero sono arrivati i trofei, ma non ha più raggiunto i picchi di prestazione toccati con la maglia azzurra.

Ciro Ferrara

Nella sua carriera ha indossato solo due maglie: Napoli e Juventus appunto. Con gli azzurri ha fatto parte del leggendario Napoli di Maradona, con cui ha vinto i due scudetti e la Coppa Uefa segnando anche un goal nella finale di ritorno a Stoccarda. Il passaggio alla Juve avvenne nel 1994, qui vince praticamente tutto, il culmine sarà la Champion League nel 1996.

Dino Zoff

Zoff è molto più legato alla Juve, ma non tutti forse sanno che il portiere friulano prima di passare ai bianconeri per poi diventarne leggenda, per ben cinque anni è stato il portiere del Napoli, dal 1967 al 1972; in quegli anni il Napoli aveva altri due grandi giocatori, entrambi hanno vestito anche la maglia bianconera: Sivori e Altafini. La carriera di Zoff, però è legata molto di più alla Juventus, di cui è divenuto leggenda, anche se il suo culmine fu quando da capitano alzò la coppa del mondo vinta con la nazionale italiana nel 1982 in Spagna.

Omar Sivori

Il primo pallone d’oro di nazionalità italiana, vinto nel 1961 quando vestiva la maglia della Juventus, sebbene sia da precisare oriundo (italoargentino). Sivori è stato un campionissimo ha deliziato le tifoserie di entrambe le squadre. Il ritiro dal calcio avvenne nel 1968, proprio quando vestiva la maglia azzurra.

José Altafini e Omar Sívori

Jose Altafini

Un campionissimo, soprannominato in Brasile “Mazzola”, per la sua somiglianza con il compianto Valentino Mazzola, tragicamente scomparso, così come tutto il Grande Torino a Superga. Altafini ha avuto una carriera straordinaria, campione del mondo nel 1958 con Il Brasile (insieme alla leggenda recentemente scomparsa: Pelè), da oriundo vestirà anche la maglia della nazionale italiana, ma non avrà successo. Dopo gli anni al Milan, il cui culmine sarà la stagione 1962-1963, nella quale vincerà la Champions League segnando una doppietta in finale e segnando 14 reti in quella competizione, un record battuto solo nel 2014 da Cristiano Ronaldo, passa al Napoli nel 1965. Rimarrà in azzurro fino al 1972, andando a formare con Sivori una coppia che ha fatto sognare i tifosi azzurri, senza però riuscire ad arrivare al tanto agognato scudetto, ma sicuramente quel Napoli è stato il primo nella storia azzurra capace di far veramente sognare i tifosi.

I tifosi napoletani lo definirono «Josè core ‘ngrato», poiché passato insieme a Zoff alla Juventus nel 1972, segnerà il goal decisivo che nel campionato 1974-1975 spezzando i sogni scudetto dei partenopei e consegnando il tricolore ai bianconeri.

Michele Mercurio

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