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Biglietteria agli Scavi, cambia la gestione al Parco di Ercolano. I sindacati protestano: “E’ stato di agitazione”. Il bando, pubblicato il 9 gennaio scorso sul sito web www.consip.it, ha per oggetto l’affidamento in concessione integrata dei servizi per il pubblico, che saranno di accoglienza, informazione e orientamento, servizio di visite guidate, servizio di bookshop, servizio di biglietteria.

Biglietteria agli Scavi, cambia la gestione al Parco di Ercolano. I sindacati protestano: “E’ stato di agitazione”

“La procedura in corso – protesta Domenico Quintavalle, rappresentante regionale Cobas – mette a rischio il futuro lavorativo del personale privato che da più di vent’anni svolge le medesime attività in una situazione di estrema precarietà. La politica di concessione ai privati dei servizi museali rappresenta solo una ghiotta occasione di profitto per qualche imprenditore “amico” e un danno per le casse pubbliche”.

“Dotare il Parco di servizi sempre più performanti”

Sono circa una cinquantina – tra Pompei ed Ercolano – i dipendenti della società Opera Laboratori Fiorentini Spa, che al momento occupano i servizi di biglietteria, accoglienza, guardaroba e visite. “Il parco lancia la gara mirando a rendere i propri servizi sempre più moderni e incentrati sull’utente – ha invece detto il direttore Francesco Sirano – considero questo un vero traguardo nell’incarico che conduco.

Sono impaziente di poter dotare il Parco di servizi sempre più performanti e individualizzati perché si vada incontro alle esigenze e richieste di ognuno dei visitatori che entrano a far parte nella grande famiglia del Parco di Ercolano e che vogliamo sia accolto con sempre più attenzione”. La situazione, a detta dei sindacati, tuttavia rasenta il dramma occupazionale.

Avviate le procedure per proclamare lo sciopero di tutto il personale

E’ per questo che i Cobas del Lavoro privato, attraverso una nota ufficiale, fanno sapere di avere già indetto “lo stato di agitazione e avviato le procedure per proclamare lo sciopero di tutto il personale esternalizzato operante presso il Parco archeologico di Ercolano per richiedere l’immediata sospensione della procedura per l’affidamento in concessione dei servizi museali integrati a società private”.

I Cobas, del resto, ritengono che l’unica soluzione “per garantire l’attuale occupazione presente nel Parco archeologico e fornire un servizio di qualità ai cittadini sia l’avvio di un percorso di stabilizzazione delle lavoratrici e lavoratori che operano in appalto presso il parco archeologico ricorrendo all’affidamento diretto dei servizi alla società in house “Ales”, come già previsto dall’attuale quadro normativo”. Il tutto in attesa di un’auspicabile assorbimento negli organici dei Beni Culturali che, come noto, al momento “soffrono di una carenza di personale” quantificata in circa 7/8 mila unità lavorative.

Salvatore Piro

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