Siamo sicuri che la notizia che fa “titolone” è che hanno arrestato, finalmente, il “re di Cosa Nostra” Matteo Messina Denaro?
Competenti e generosi Magistrati e Carabinieri hanno arrestato il più illustre “superlatitante”, che semplicemente latitante, da trent’anni, lo era a casa propria. Lo era in quei luoghi dove, come è noto, nessuno sapeva e vedeva, ma dove, è noto ed evidente, che tantissimi ne occultavano e favorivano la vita da fantasma.
L’arrestato era uno schifoso (il re) che non ha mai esitato nell’ordinare una strage per terrorizzare e piegare lo Stato al sopravvento della mafia e nemmeno nell’ammazzare un bambino o una donna incinta.
Da questa mattina il fiume dei commenti che inneggiano alla “vittoria dello Stato” è ancora in piena. Ma la “Grande Notizia” è un’altra!
Riguarda i malati oncologici con i loro familiari che, in tanti, hanno pubblicamente applaudito – con voglia gioiosa di manifestarlo senza paura – i Carabinieri, mentre allontanavano definitivamente dalla loro Sicilia il “re degli schifosi”, pur consapevoli che la mafia non è finita da questa mattina. La notizia che i cittadini applaudono e manifestano a favore di Magistrati e Carabinieri in un luogo pubblico, è straordinariamente importante in questa e in tante altre parti d’Italia dove, purtroppo, è ancora forte l’idea che è “meglio non far vedere di schierarsi contro le mafie”.
I segnali virtuosi, e quasi sempre repressi, di una sana rivoluzione civile per affermare il valore della verità e della giustizia sono evidenti. Al lavoro di Magistrati e Carabinieri aiuta molto sentire la gratitudine e la condivisione dei cittadini molto spesso silenziosi. Ma è noto a tutti che per vincere la Mafia non bastano Magistrati e forze dell’Ordine, occorrono persone (tante) capaci di lavorare per affermare il primato del Bene Comune e di eleggere una classe politica che non fa patti e affari mortali con le Mafie.
Antonio Irlando