Intervento dei Vigili del Fuoco a Sant’Agata dei Goti (Benevento) per il cedimento di una parte dell’area perimetrale del cimitero. Il dissesto è da attribuire all’ingrossamento del torrente Martorano a causa delle forti piogge. Circa venti bare e una ottantina di urne sono finite nel torrente.

Il sindaco Salvatore Riccio ha spiegato che “quell’ala del cimitero franata insisteva su un torrente a secco che con le abbondanti piogge delle ultime ore è tornato a colmarsi di acqua che probabilmente hanno causato il cedimento”. Sul posto Vigili del Fuoco e Polizia municipale.

Il primo cittadino ha poi chiesto scusa in merito al crollo verificato nel cimitero con almeno un centinaio tra bare e urne precipitate in un vallone sottostante: “Chiedo scusa. Questa Amministrazione, tutta, chiede scusa alla città. E’ l’unica cosa da fare in questo momento”. Così si legge nella nota a firma di tutta l’amministrazione di Sant’Agata de’ Goti.

“Siamo addolorati per questa sciagura – prosegue la nota – e vicini ai familiari dei defunti collocati nel blocco crollato. Faremo tutto quello che possiamo per riportare in sicurezza bare ed urne. Già domani mattina avranno inizio le operazioni di recupero. Quanto accaduto è grave, ma preghiamo tutti di non cercare colpevoli senza conoscere realmente i fatti. A questo provvederanno, eventualmente, le preposte autorità. Ora non serve a risolvere la situazione”.

Il sindaco ricorda che “quella del cimitero centro e dell’ala franata è una condizione problematica che viene dal passato non recente e per la quale l’ente stava lavorando, al fine di trovare una soluzione definitiva e decorosa. Le piogge incessanti di questi giorni hanno, purtroppo, fatto cedere il terreno sottostante causando il crollo. Non cerchiamo giustificazioni. Rispettiamo il dolore dei familiari, chiediamo umana comprensione e massima collaborazione da parte di tutti”.

“A nome della Chiesa di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, desidero esprimere la mia vicinanza alle famiglie che hanno avuto le salme dei loro cari coinvolte nel crollo di una parte del Lotto Longo del Cimitero di Sant’Agata de’ Goti”. Così il vescovo Giuseppe Mazzafaro che aggiunge: “le immagini dei loculi precipitati lungo il vallone e immersi nelle acque e nel fango del canalone sottostante al Cimitero sono come un pugno allo stomaco”.

Le parole dell’alto prelato sono poi rivolte ai parenti dei defunti: “Genitori, fratelli, sorelle, figli, ognuna di quelle salme appartiene a una famiglia che oggi si sente toccata e mortificata nei suoi affetti. Non vogliamo fare discorsi di responsabilità, ma invitare tutti alla responsabilità di intervenire, uniti, insieme, per ridare la dignità dovuta, ai nostri, perchè sono i nostri cari defunti. Essi appartengono alla Comunione dei Santi e dei defunti della Comunità tutta. In questi giorni, nelle nostre parrocchie celebreremo in suffragio dei defunti, per la consolazione dei loro cari e perché, superato tutto, possiamo quanto prima celebrare sul posto”.

Indirizzano il loro messaggio “alle famiglie delle nostre comunità vittime della doppia perdita dei propri cari” i parroci del territorio del comune sannita: “Ciò che oggi é accaduto al nostro cimitero – sostengono – apre nel cuore della nostra comunità una grande ferita che ci lascia senza parole: siamo increduli nel vedere i corpi e le sepolture di tanti nostri fratelli e sorelle che sono precipitati giù; un’immagine forte che non facilmente cancelleremo. Sentiamo in cuor nostro il bisogno e il dovere di essere vicini a tutti i familiari che in questo momento soffrono per la doppia perdita, la morte e lo scempio dei resti mortali che speriamo possano ricevere e trovare degna sepoltura, nonostante le oggettive difficoltà di recupero”.

E come segno di vicinanza “a tutte queste famiglie delle nostre comunità e per continuare a proclamare la forza della Resurrezione di Cristo, capace di raccogliere i pezzi dispersi delle nostre vite per ridargli sempre e comunque una vita nuova ed eterna – i sacerdoti annunciano l’intento di celebrare l’Eucarestia per i defunti i cui resti mortali “sono stati coinvolti in questo increscioso episodio”.

La messa, presieduta dal vescovo mons. Giuseppe Mazzafaro, sarà celebrata al duomo il prossimo 5 febbraio, alle 18, in corrispondenza alla solennità di Sant’Agata.

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