Le Indicazioni Geografiche rappresentano il tema centrale del 2023 per il settore alimentare, perché la riforma in atto presso l’Unione europea si propone di modificare profondamente contenuti e procedure del sistema che oggi conosciamo.
Primo, a livello nazionale, momento di studio e di approfondimento sul tema l’incontro di studio intitolato “La Riforma delle Indicazioni Geografiche Alimentari: occasione di sviluppo territoriale e condivisione di competenze”, organizzato il 24 gennaio dalle ore 10 alle 13 e 30 a Napoli presso la sede dell’Ordine Dottori Commercialisti Esperti Contabili (Odcec) al Centro direzionale Isola E1.
Indicazioni Geografiche Alimentari: incontro di studio oggi a Napoli
L’incontro è stato voluto dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli (commissione diritto agroalimentare), dai Commercialisti e dagli Agronomi di Napoli in collaborazione con la sezione napoletana delle Donne Giuriste Italia e con il patrocinio del Museo dell’Arte, del Vino e della Vite/Mavv di Portici. I saluti istituzionali sono affidati alla Città metropolitana con l’intervento di Vincenzo Cirillo, all’Assessorato Regionale agricoltura e all’Istituto zoo profilattico sperimentale del Mezzogiorno.
I saluti introduttivi sono affidati all’avvocato Antonio Tafuri (presidente Ordine Avvocati Napoli), ad Antonella La Porta (Odcec Napoli), a Paola Russo (presidente Adgi Napoli) e a Bruno Striano (presidente Odaf Napoli). Introdotti e coordinati da Giovanna Sangiuolo, ai relatori (Ferdinando Albisinni, Francesco Aversano, Antonio Sciaudone, Teresa Del Giudice, Federica Cordova, Anna Maria Argentino) il compito di illustrare in un approccio interdisciplinare le linee guida della riforma in termini di governance, sostenibilità e commercio internazionale.
Le esperienze della filiera del pomodoro e del vino
Nella sessione Laboratories-Call for Papers, introdotta e coordinata da Monica Salvatore, le esperienze della filiera del pomodoro di qualità (con Gaetano Torrente) e del vino (con Stefano Sequino). Chiude un focus finale sullo stato dell’arte e le prospettive di riforma delle Ig vitivinicole in Campania affidate a Genny T. Carretta.