Svolta nelle indagini per gli scontri tra tifosi avvenuti domenica pomeriggio a Pagani prima di Paganese – Casertana. Carabinieri e polizia hanno eseguito l’arresto in flagranza differita di sette tifosi della Paganese e di due della Casertana. Tra di loro figurano anche persone che, in passato, erano state già colpite dal provvedimento di Daspo.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Nocera Inferiore, diretta dal procuratore Antonio Centore, hanno permesso di risalire ad alcuni dei tifosi che hanno partecipato agli scontri e che in un primo momento, avendo agito con il volto coperto da passamontagna, erano rimasti ignoti.

Scontri prima di Paganese – Casertana: 9 tifosi arrestati. Il Ministro Piantedosi: “Misure più dure per i violenti”

Gli indagati sono accusati a vario titolo di possesso e lancio di oggetti contundenti e fumogeni, di resistenza a un pubblico ufficiale, rissa, devastazione. Alcuni dovranno rispondere delle “condotte che hanno determinato, tra l’altro, l’incendio di un pullman di tifosi della compagine casertana, il conseguente danneggiamento di un edificio e di plurimi beni nell’area circostante, nonché il ferimento di uno dei carabinieri intervenuti a presidio dell’ordine pubblico”. I nove tifosi, così come disposto dal pm di turno della Procura di Nocera Inferiore, sono stati ristretti agli arresti domiciliari, in attesa della fissazione dell’udienza di convalida dell’arresto.

“Non è possibile ogni domenica anche per il calcio minore impiegare risorse così cospicue delle forze dell’ordine”

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è pronto ad adottare “delle misure anche più dure” per combattere la violenza nel calcio dopo gli scontri fra tifosi in occasione di Paganese-Casertana. A margine dell’inaugurazione della Palestra della legalità nel quartiere romano di San Basilio, Piantedosi ha sottolineato: “Non è possibile che ogni domenica anche per il calcio minore, che merita il massimo rispetto per quello che rappresenta, siano impiegate risorse così cospicue delle forze dell’ordine.

Non è possibile vedere episodi come questi. Non dobbiamo fare di queste situazioni qualcosa che ci passa sotto il naso senza che ne consideriamo l’importanza. L’impostazione sarà massima precauzione, quando ci saranno degli indicatori. Saranno misure più severe del divieto di trasferta? Vediamo”. Il ministro si confronterà col capo della Polizia e gli organismi che siedono presso il Viminale: “Più che la valenza esemplare, che pure c’è, sarà importante l’adeguatezza rispetto alla gravità di questi episodi, che dimostrano un modo di vivere lo sport assolutamente diversa da quella che noi immaginiamo”.

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