Si abbassa vertiginosamente l’età dei consumatori di droga nella città di Castellammare di Stabia. A comprare e consumare le dosi sono clienti sempre più giovani, anche tredicenni e quattordicenni. Le segnalazioni complessivamente pervenute alla Prefettura di Napoli sono oltre 2500. Un numero da paura, riferito ai controlli e alle operazioni delle forze dell’ordine effettuate negli ultimi due anni a Castellammare.
Castellammare, droga e giovanissimi: boom di segnalazioni in Prefettura
Secondo quanto reso noto, sono in aumento anche le sanzioni del prefetto concernenti la sospensione della patente per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Ma a preoccupare di più è l’elevato consumo di droga accertato tra i giovanissimi stabiesi. L’azione di contrasto dello spaccio è al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine e della commissione prefettizia insediatasi al Comune, dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche, avvenuto lo scorso febbraio.
Si gonfiano le casse dei clan di camorra
Molte le iniziative in stretta sinergia per riqualificare le zone più a rischio del centro e delle periferie, intensificando i controlli anche nei luoghi della movida cittadina. Il boom di consumi di sostanze stupefacenti va inevitabilmente a gonfiare le casse dei clan camorristici attivi in città. Un business particolarmente fiorente, che consente alle organizzazioni criminali di crescere anche dal punto di vista economico.
A Castellammare, da decenni ormai, le piazze di spaccio sono le stesse: Moscarella, Savorito, Cicerone, Santa Caterina e il centro antico. Una rete di pusher e vedette che conta più “assunti” di Fincantieri, per utilizzare come metro di paragone la più grande industria stabiese. Ma nonostante il lavoro delle forze dell’ordine e gli arresti, il fenomeno non si è riuscito mai a debellarlo.
Una vera e propria holding dello spaccio
Secondo le ultime risultanze investigative della Dia, la più importante piazza stabiese sarebbe nelle mani del clan Imparato (meglio conosciuti come “i paglialoni”) e resterebbe quella del Savorito. Una organizzazione criminale organica ai D’Alessandro, che nell’ultimo periodo avrebbe assunto nuove leve per la catena di montaggio dello smercio di droga. Una vera e propria holding dello spaccio, con una struttura piramidale rinnovata e aggiornata per essere messa al passo con i tempi. Negli ultimi tempi “i paglialoni” avrebbero dunque assunto diverse nuove leve, per non fermare la catena di montaggio e garantire l’apertura h24 della centrale dello spaccio stabiese.